L'affaire Nutella e le sanzioni russe

18.06.2015

Il caso Francia - Italia sulla Nutella si chiude con le scuse del ministro Ségolène Royal che in una trasmissione aveva chiesto di non mangiare più questo prodotto perché - a suo dire - responsabile della deforestazione visto l’utilizzo dell’olio di palma. Peccato che l’azienda di Alba abbia subito precisato che le sue materie prime sono tutte certificate anche per il rispetto ambientale e che la difesa del marchio italiano sia stata bipartisan, con il ministro dell’ambiente italiano Galletti che ha definito “sconcertanti” le dichiarazioni. La risposta più efficace è però arrivata da Agnese Renzi che ieri all’Expo si è fatta fotografare allo stand della Nutella. @ Ma ieri è stato anche il giorno dell’arrivo a Milano della first lady americana Michelle Obama con figlie al seguito. Ieri insieme a Mario Batali ha cucinato per i bambini dell’American School di Opera, oggi invece sarà in visita a Expo. A far scalpore la pasta scelta dalla Obama per l’insalata: le fregole sarde su cui ha versato generose cucchiaiate di Parmigiano (insomma un efficace spot per il made in Italy). @ A far male al made in Italy sono invece le sanzioni inflitte alla Russia e la ritorsione sulle esportazioni volute da Putin: secondo Coldiretti la perdita è stimata sui 20 milioni di euro mensili e dall’inizio dell’anno le esportazioni si sono dimezzate. Il Consorzio del Grana Padano stima una perdita dall’inizio dell’embargo di oltre 15milioni di euro. (QN)

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content