L'emporio torna di moda e Starbucks in Italia

29.02.2016

Nel lavoro futuro torna di moda l’emporio. Su Repubblica due esempi da Torino e Pescara di negozi con superficie ristretta (250 mq) con corner diversi che ospitano abbigliamento, scarpe, accessori, libri e persino un angolo bar. Ideali contro la desertificazioni dei centri storici, puntano sull’alleanza con l’artigianato di qualità che fatica a trovare spazi espositivi. Interessante anche la gestione, che può essere fatta in comune da più imprenditori. @ Gli italiani mangiano sempre di più fuori casa. Secondo i dati Coldiretti la spesa degli italiani per mangiare fuori casa nel 2015 sale a 76 miliardi, pari ad oltre 1/3 del totale (35%) dei consumi alimentari di quasi 220 miliardi di euro. Molti mangiano fuori in settimana e in pausa pranzo: questa la chiave anche per leggere il successo dello street food che conquista 35milioni di concittadini. @ Va forte anche il food delivery attraverso web. Lo dicono gli investimenti in questo settore: un miliardo e mezzodi dollari con 137 operazioni in 21 Paesi. Finanziamenti record per Womai, Blue Apron e Hello fresh, che portano il cibo fresco a casa (in particolare forniscono ingredienti e ricette) e si contendono il settore con giganti come Amazon, Uber e Google. @ Stavolta è vero: Starbucks apre in Italia e da inizio 2017 (o anche prima) arriverà in centro a Milano, poi Verona e Venezia potrebbero seguire a ruota. Per prepararsi allo sbarco in Italia, su il Corriere della Sera, il presidente e fondatore Schultz ammette che da anni viene qui per imparare l’arte del servire il caffé. Il progetto di allargarsi in Italia, spiega è primario per il gruppo che si dice pronto a investire milioni e creare posti di lavoro.

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