L'etichetta narrante, la Vià piemontese

04.02.2020

Più che il semaforo nutrizionale - scrive Carlo Petrini su Repubblica - servirebbe un’etichetta narrante capace di raccontare il cibo. “Sempre più chi acquista cibo vuol sapere in che modo è stato prodotto, che impatto ambientale ha avuto, nel caso di un derivato animale che cosa ha mangiato questo animale e come è stato allevato”. @ A Dogliani (Cn) ritorna l’antica tradizione di ritrovarsi nelle stalle per raccontarsi storie, quello che in dialetto viene chiamato “vià”. L’idea dell’associazione “Gli amici del museo” di Dogliani. (La Stampa) @ Torino dice addio a Sebastiano Garofalo, che rese celebri le palline di cioccolato Cri Cri, inventate da Giuseppe Morè a fine Ottocento. Dopo aver rilevato la piccola cioccolateria, decise di puntare proprio sulle palline ricoperte come una caramella e le esportò in tutto il mondo con il marchio Icaf legandole alla tradizione del Carnevale. (Il Corriere della Sera)

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