La Giornata Nazionale della Montagna, iniziativa promossa dal ministero per gli Affari regionali e le Autonomie, sarà ospitata nel 2024 dallo splendido scenario delle montagne cuneesi e delle Alpi del Mare.
La giornata è dedicata alla conservazione delle montagne e alla promozione della loro diversità culturale e naturale, e vuole promuovere lo sviluppo sostenibile delle locali comunità montane.
Sabato 14 e domenica 15 dicembre, l’appuntamento nazionale per tutti sarà infatti nella splendida cornice di Prato Nevoso, rinomata località sciistica a 1.500 metri di altitudine che vanta ben 130 km di piste, sita nel comune di Frabosa Sottana, protagonista della candidatura (e quindi della successiva assegnazione) insieme al comune di Frabosa Soprana, denominata la "Signora delle Alpi di Mondovì”. Due località che sia nella stagione estiva che in quella invernale sono metà di turismo esperienziale, grazie alla varietà del territorio montano ricco di aspetti ambientali e storici straordinari. Tra gli altri, il Museo della Montagna e della sua Gente, inaugurato nell'ottobre del 2005, le Grotte del Caudano, scoperte nel dicembre 1898, l'Ecomuseo del Marmo, utilizzato già dal Seicento in numerose chiese per colonne, basi, specchiature, e anche nella Cappella della Sindone.
La sosta in questo magico comprensorio potrà essere l’occasione anche per scoprire le eccellenze locali citate sul nostro Golosario, a partire da una chicca casearia che si produce quasi esclusivamente a Frabosa Soprana in un pascolo alle pendici del Monte Mongioie, il Raschera d’Alpeggio Dop: di pasta cruda e semidura, colore bianco avorio, stagionato almeno 30 giorni, rivela un sapore delicato, profumato e sapido con l’avanzare della stagionatura. Per assaggiarlo e acquistarlo, il consiglio è quello di raggiungere i fratelli Marco e Andrea Damiani, appassionati affinatori di formaggi d’alpeggio, di stanza in questa località in via Roma, 14 (tel. 3404842273). Dal lavoro stagionale praticato nelle malghe a cavallo della val Maudagna e la val Corsaglia, i fratelli Damiani ottengono anche il Testun del fieno, ricavato da latte vaccino, caprino e ovino, proposto anche nella versione affinato nelle vinacce. La loro accurata proposta casearia abbraccia anche il tradizionale Seirass de fien, simile alla ricotta e da gustare sia fresco che stagionato, e l’originale “Gobbo” alle pere Madernassa o ai frutti di bosco: si tratta di una formaggetta di latte di pecora dalla forma rotonda irregolare e del peso di circa 4 etti cadauna, nel cui impasto si aggiungono deliziosi pezzi tritati di frutta raccolta nelle vallate o nei boschi cuneesi.