La Notizia

16.07.2021

La fotonotizia di oggi riprende l’esplosione di girasoli che ha colorato le campagne di Portacomaro. Dopo la lavanda a Sale Langhe, un altro scatto che immortala la bellezza dell’estate monferrina. (Repubblica) @ Entro la fine di luglio subentrerà l’obbligo del green pass per entrare in tutti i luoghi dove possono crearsi assembramenti. Oggi, il governo metterà a punto le linee del provvedimento da discutere martedì prossimo e il dibattito resta aperto sulle attività per le quali sarà indispensabile presentare la certificazione di immunità. Ma se la “carta verde” sarà obbligatoria per mezzi di trasporto (treni e aerei), eventi pubblici e convegni, resta da sciogliere il nodo dei ristoranti al chiuso, per i quali sembra però evidente che, di fronte a una risalita preoccupante dei contagi, per scongiurare il rischio di altre chiusure si sceglierà di farla entrare in vigore. (Corriere della Sera) @ Intanto, sul tema non sembra volersi arrestare il braccio di ferro tra i partiti. Matteo Salvini (Lega) ci tiene a far sapere di essere prenotato per il vaccino ad agosto e anche Giorgia Meloni (FdI) ha più volte ripetuto che è intenzionata a vaccinarsi. Ma le motivazioni che spingono i leader dei due partiti a bocciare il modello francese (che impone la carta verde non solo per partecipare ad eventi, ma anche per usufruire di diversi servizi ndr) sono diverse: in primis la possibile incostituzionalità del provvedimento, che lederebbe la libertà dei singoli; quindi i danni economici e i problemi pratici che potrebbero derivare per bar e ristoranti dalla certificazione obbligatoria. Oltre ai dubbi sull’effettiva applicazione dei controlli. L’approfondimento di Antonella Coppari su QN. @ Su Repubblica interviene in questo senso anche la ministra per il Sud Mara Carfagna, che si dice favorevole alla carta verde, ma non per bar e ristoranti. E a proposito  delle vaccinazioni obbligatorie nelle scuole dice: “Sono favorevole se servono a garantire le lezioni in presenza”. @ Più tasse su sale e zucchero. La Gran Bretagna prova a “rimettersi in forma” con una nuova imposta di 3 sterline al chilo sullo zucchero e 6 sterline sul sale utilizzati nella preparazione dei cibi, che garantirebbe al governo un introito di 4 miliardi di euro utili ai medici di base per prescrivere ai pazienti sovrappeso una dieta più equilibrata e sana. La misura scaturisce da dati allarmanti, che vedono 13 milioni di britannici obesi la cui salute si è gravemente deteriorata negli ultimi vent’anni. E che spiegano anche l’altissima percentuale di decessi dovuti alla pandemia, essendo scientificamente provato che l’obesità è un fattore aggravante nelle morti per Covid. (Il Giornale) @ Siamo alla frutta, ma solo quella glamour. Le nuove regole Ue condizionano la vendita dei prodotti ortofrutticoli, che devono rispettare misure standard, non avere ammaccature ed essere belli da vedere. Ma un rapporto spiega cosa ci stiamo perdendo. “In questi anni - racconta il direttore di Terra! Onlus e co-autore della ricerca Stefano Liberti - che intorno al tema del cibo ci sono alcune delle più grandi contraddizioni dei nostri tempi”. Il motivo della regolamentazione europea sui prodotti ortofrutticoli è il mantenimento della competitività sul mercato. Ma il risultato è che il 33% dell’intera produzione non viene consumata. (Il venerdì di Repubblica) 

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