La notizia

10.02.2015

Scoppia la querelle dell’amatriciana, tra comune di Amatrice (Ri) e Carlo Cracco. A scatenare la polemica l’intervento dello chef al programma "C’è posta per te" dove ha svelato un suo piccolo segreto: l’aglio in camicia. “L’aglio però non c’è nella ricetta della vera amatriciana” ribattono dal comune che poche settimane fa sulla sua ricetta più celebre e sugli ingredienti basilari ha anche posto la denominazione comunale. “Ha piena libertà di inserire l’aglio in camicia nel sugo da lui preparato - concludono - ma non lo si può chiamare amatriciana”. “Non hanno niente da fare - ribatte Carlo Cracco intervistato da Angela Frenda sul Corriere della Sera - non hanno capito lo spirito giocoso”. Inoltre “non importa seguire fedelmente una ricetta - argomenta Cracco - devi farla vivere interpretandola come più ti piace”. A rendere ancor più complicata la querelle è l’interpretazione celebre che ne dà la cucina romana che agli spaghetti sostituisce i bucatini e prescrive l’uso della cipolla, come amava ricordare anche il celebre attore Aldo Fabrizi. Sul Golosario.it riportiamo la vicenda e soprattutto la ricetta dell’amatriciana De.Co. riportata sul sito del comune di Amatrice (da cui è tratta anche la foto).

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