Si aprirà domani (fino alle 20) la camera ardente di Michele Ferrero nello stabilimento di Alba, mentre le esequie saranno celebrate mercoledì alle 11 nella cattedrale di San Lorenzo di Alba. Michele Ferrero è scomparso sabato all’età di 89 anni e la sua figura è stata ricordata da tutti i mezzi d’informazione nazionale e internazionale. Tra i tanti pezzi, da leggere in prima pagina sulla Stampa di domenica la lunga intervista raccolta dal direttore Mario Calabresi al fondatore della più grande azienda dolciaria italiana. “Il mio segreto? Pensare diverso e mettere sempre al centro la Valeria, ovvero la mamma che fa la spesa, la nonna, la zia che decide cosa si compra ogni giorno”. Ripercorre le sue intuizioni, dall’Ovetto Kinder (“D’ora in avanti sarà Pasqua tutti i giorni”) al tè (“Tutti pensavano fosse caldo con la bustina, io l’ho fatto freddo e senza bustina”). “Sa perché ho potuto fare tutto questo?” - riporta ancora Calabresi - “Per il fatto di essere una famiglia e di non essere quotati in borsa. Questo ha permesso di crescere con serenità, di avere piani di lungo periodo, di saper aspettare e non farsi prendere dalla frenesia”. Oggi il suo impero da un fatturato di 8,1 miliardi l’anno, passa al figlio Giovanni rimasto alla guida dell’azienda dopo la morte del fratello Pietro, in Sudafrica nel 2011. Ai funerali potrebbe partecipare anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, mentre ad Alba mercoledì saranno installati quattro maxischermi per permettere a tutti di partecipare. Devoto della Madonna di Lourdes. Michele Ferrero ci ha lasciati proprio nei giorni a Lei dedicati.