Snack più piccoli e colazione all'inglese meno costosa

23.02.2016

Gli snack diventano sempre più piccoli: dai gelati alle bibite in lattina, il nuovo trend è ridurre i formati. I vantaggi sarebbero molteplici: il consumatore può togliersi lo sfizio senza esagerare mentre le aziende con la crescita del prezzo al chilo riescono a garantirsi margini di guadagno più ampi. (Repubblica) @ La scelta di ridurre gli snack piacerà ai nutrizionisti, come spiega sempre oggi Repubblica che dedica l’apertura dell’inserto salute alla battaglia contro lo zucchero. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, gli zuccheri liberi (aggiunti a alimenti e bevande) non dovrebbero superare il 5% delle calorie giornaliere. E per promuoverne un consumo ridotto c’è chi, come il Messico, ha introdotto una tassa sulle bevande zuccherate. @ Scende il valore della colazione all’inglese, ma non è un buon dato. Secondo il Financial Times, che tiene un breakfast index, la colazione all’inglese (quella con uova, bacon, latte, pane, succo d’arancia e caffé) non è mai costata così poco dal 2009. Il motivo è da ricercarsi però in una serie di turbolenze che hanno investito il mercato, dal crollo del petrolio alla crisi del real brasiliano. (La Stampa)

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