La Notizia

18.02.2021

Il Nord-Italia mette in scena la svolta green, passando dalle colture intensive all’agricoltura rigenerativa. Spinte dall’orientamento sempre più “bio” dei consumatori (l’incidenza complessiva della spesa biologica nel carrello degli italiani è del 4% ndr), regioni come Emilia, Veneto, Lombardia e Trentino Alto-Adige stanno vivendo una nuova primavera delle coltivazioni sostenibili, guidata soprattutto da giovani e donne. Un trend confermato su La Stampa anche dal consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia per cui satelliti, big data e alta tecnologia possono concorrere a produrre cibo sprecando meno. Scordamaglia sottolinea infatti l’importanza della salute circolare e invita a “Difendere l’equilibro tra uomo, animali, territorio e ambiente” (La Stampa) @ E in tema di agricoltura green e tutela dell’ambiente, sulle stesse pagine si parla anche di api, insetti bioindicatori in grado di aiutare l’uomo a migliorare i raccolti. Se sosteniamo l’apicoltura aumentando la biodiversità - si legge - abbattiamo anche gli inquinanti. @ Tra i cibi del futuro si afferma anche l’hamburger di aragosta…sintetica. Dopo l’hamburger di finta carne, nei supermercati si prepara ad arrivare anche il finto pesce. A spianare la strada è la California, dove c’è già un’azienda che produce in laboratorio carne di tonno rosso ricavata da staminali coltivate in bioreattori. @ Italia sempre più arancione. Mentre nel Paese imperversa il timore delle varianti, tra le regioni non si arresta il valzer dei colori. E se la Valle d’Aosta si afferma come prima regione italiana che potrebbe passare in fascia bianca, a rischio declassamento (da giallo a arancione) sono Emilia-Romagna e Marche, mentre gli Rt sotto quota uno potrebbero salvare la Lombardia il Piemonte e il Friuli. 

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