La Notizia

Nel Canavese arriva il badante agricolo di comunità. Si tratta di una nuova figura che aiuterà le persone che amano vivere nella natura a sentirsi meno sole mentre sistemano fiori e piante. Un corso che Abdel, Mohamed, Raim e altri 12 ragazzi provenienti dall’Africa hanno seguito in questi mesi. La storia raccontata da Floriana Rullo sul Corriere della Sera. @ In vista dell’arrivo dell’estate si continua a parlare del Green Pass, il “lasciapassare” che servirà per gli spostamenti e per partecipare agli eventi. Ma su come ottenerlo e per quanto poterlo sfruttare aleggiano ancora ombre e dubbi. Ieri Sileri ha spiegato che “Per i vaccinati dovrebbe essere esteso a un anno, in quanto è molto verosimile la protezione per quel periodo. L’estensione però dovrebbe essere limitata a chi ha ricevuto le due dosi di vaccino”. La certificazione verde, che per ora ha una validità di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, è rilasciata su richiesta degli interessati e sta diventando sempre più il documento che potrà salvare l’estate italiana. Un bel lasciapassare, insieme al green pass europeo che dovrebbe vedere la luce a metà giugno, che per il ministro dello sviluppo economico Giorgetti “Può essere l’unica strada per riaprire anche le discoteche”. @ Di ripartenza parla anche Paolo Massobrio, che su Avvenire racconta due esempi di enoturismo post Covid, se cosi lo possiamo chiamare, dove la ritrovata relazione ha bisogno di “com-passione”. Non solo consumo ma rapporto umano. Come a La Capuccina di Cureggio, agriturismo con una storia eroica fatta di coraggio e determinazione. @ Telemedicina e servizi di prossimità per curare i pazienti dei piccoli borghi. Su La Stampa di Asti il direttore generale Asl Flavio Boraso spiega come debba essere la sanità ad occuparsi delle esigenze degli abitanti dei borghi più piccoli e lontani della provincia astigiana. “Quando i servizi sono vicini - commenta Boraso - l’utente risponde. Il modello vaccinazioni va preso ad esempio”. @ Per salvare Fico, il parco del cibo di Oscar Farinetti, è stato chiamato il taumaturgo di Cinecittà World. Si tratta di Stefano Cigarini, che per risollevare la cittadella del cibo alle porte di Bologna comincerà valorizzando il piccolo luna park che era stato allestito appena prima del Covid. Ma l’originale progetto di Farinetti sarà pressoché cancellato: si attrezzerà una sala congressi e nei pressi troverà posto uno stadio che ospiterà il Bologna Calcio in attesa della ristrutturazione dello stadio ufficiale e che rimarrà per attività agonistiche minori. “Un’ultima chiamata - scrive Carlo Valentini su Italia Oggi - rispetto mercato di questa singolare struttura nata per enfatizzare il made in Italy alimentare ma finita sul binario morto”.