Finalmente possiamo fare il risotto. Questo il commento dei ristoratori milanesi con tavoli pieni alle 22 e doppi turni. Ma tutti i locali italiani hanno brindato al funerale del coprifuoco. Ieri, nella prima serata “libera” fino alle 23.00, sono stati moltissimi gli italiani a concedersi un aperitivo o una cena più lunga fuori, con soddisfazione dei titolari che dopo mesi di attesa sono tornati a lavorare a (quasi) pieno regime. Sul Corriere della Sera il reportage di Fabrizio Caccia tra Milano e la Capitale. @ Una nuova fase che non ha riguardato solo l’Italia. Anche in Francia quella di ieri è stata la giornata della riapertura di bar e ristoranti - solo per il servizio all’aperto - e anche Macron è stato immortalato in un cafè in compagnia del premier Jean Castex. “Un piccolo momento di libertà ritrovata che è il frutto dei nostri sforzi collettivi” ha commentato il presidente francese. (Corriere della Sera) @ In attesa delle vacanze si continua a parlare di vaccini, con il patto che sta per essere siglato dai governatori del Piemonte e della Liguria per consentire agli italiani di ricevere il vaccino anche in ferie. Si tratterebbe del primo accordo a livello nazionale, con altre Regioni intenzionate a seguirli. “Il veneto - ha spiegato ad esempio il governatore Zaia - non può girarsi dall’altra parte di fronte a un’istanza minimale. Non immaginiamo un assalto alla diligenza, se dovesse servire noi ci vogliamo essere”. Il coordinatore della Commissione politiche per il turismo della Conferenza delle Regioni, Daniele D’Amario, ha spiegato che, nel caso, l’idea è però quella di concentrarsi sul richiamo. Chi va in vacanza dovrebbe comunicare, quando fa la prima dose, in quale città fuori dalla propria regione potrebbe ricevere la seconda, in modo che le Asl possano dialogare tra loro. (La Stampa) @ Su Repubblica Torino trova spazio il “miracolo” di Alessandria. A un anno dal primo morto per Covid del Piemonte, adesso è l’unica provincia ad avvicinarsi alla zona bianca, con contagi sotto i 50 ogni 100 mila abitanti. Per il direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica di Alessandria, Orazio Barresi: “I numeri positivi nascono da quanto vissuto 15 mesi fa. E i segreti sono il record di vaccini e il contact tracing”. @ Ogni anno in Italia ci sono circa 10 mila incidenti che coinvolgono animali selvatici, la maggior parte dei quali con esiti lievi. Per Coldiretti si tratta di una vera e propria “emergenza nazionale” che mette a rischio la sicurezza e la salute degli automobilisti e che, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè porta 3 italiani su 4 a considerare la presenza di animali selvatici e di cinghiali un pericolo per la circolazione su strade e autostrade. (QN)