Non c’è più latta per fare le conserve. E’ l’allarme lanciato stamane sulle pagine di Repubblica, dove si apprende come i barattoli dei pomodori pelati stanno diventando il ricercato numero uno dalla filiera alimentare tricolore, che da metà luglio in avanti - quando la raccolta dei pomodori entrerà nel vivo - rischia di ritrovarsi senza contenitori per il principe della dieta mediterranea. “In pochi mesi - si legge - il prezzo delle bobine di acciaio usate per fare le scatole è passato da 400 a oltre mille dollari a tonnellata”. @ Il Governo prova ad aggiungere posti a tavola. Continua il pressing delle Regioni per aumentare il numero massimo di persone che possono sedere allo stesso tavolo al ristorante, facendo cadere così il “tetto” dei quattro posti. Oggi è in programma una riunione tecnica per valutare possibili correzioni, ma l’idea di allentare le restrizioni sembra quanto mai valida, con l’ipotesi di distinguere anche tra tavoli all’aperto e tavoli al chiuso. (Corriere della Sera e La Stampa) @ Intanto, il lungo ponte del 2 giugno sancisce il ritorno dei turisti. Dal mare al lago, sono state diverse le località prese d’assalto dagli italiani, tornati a girare affollando non solo strade e locali, ma anche musei e stabilimenti balneari. Tanti anche i turisti stranieri: in Laguna, diecimila dei ventimila turisti stranieri è di lingua tedesca, con una buona presenza anche di austriaci. (Corriere della Sera) @ Un piano per rilanciare l’agrifood. E’ il tema che sarà al centro del Forum Ambrosetti, la due giorni in programma a Bormio venerdì 4 e sabato 5 giugno dedicata al futuro del food & beverage dopo la pandemia. Sotto la lente, il settore che da Expo 2015 aveva conosciuto una progressione che sembrava inarrestabile, ma che la pandemia ha cambiato, aprendo nuovi scenari da analizzare per mettere a punto le contromisure necessarie. (QN) @ Tra un mese sparisce la plastica, ma nessuno sa come sostituirla. Il 3 luglio entra in vigore la direttiva europea che mette fuorilegge bastoncini, palette e contenitori di plastica a favore di materiali “green”. Una buona notizia, non fosse che questo rischia di far saltare migliaia di posti di lavoro. E che nessuno sa come intervenire per evitare il peggio. L’allarme di Lorenzo Mottola su Libero di oggi.