La Notizia

18.06.2021

I piccoli birrai hanno una grande spina nel fianco. Si tratta delle multinazionali, che dopo aver acquisito alcuni dei più grandi marchi italiani (vedansi Ichnusa e Peroni) adesso puntano ai birrifici artigianali. Secondo i dati Birritalia, infatti, il 59% delle vendite di birre prodotte in Italia si concentra in tre grandi gruppi: primo tra tutti Heineken Italia (Birra Moretti, Ichnusa, Dreher e Birra Messina), seguito da Asahi (Birra Peroni) e AB InBev (Budweiser, Beck’s, Stella Artois, Leffe e, in ultimo, Birra del Borgo). Un campanello d’allarme che ha lasciato intendere come l’appetito dei colossi stranieri abbia, in pochissimo tempo, prosciugato o quasi il bacino dei marchi italiani sul territorio, con l’intenzione dichiarata di rivolgersi anche alle realtà più piccole. A rincarare la dose è stata poi la pandemia, che da un lato ha fatto sopravvivere il comparto industriale e dall’altro ha affossato il mondo artigianale, come conferma Assobirra che parla di una produzione italiana diminuita di 8,4 punti percentuali, passando da 17,29 milioni di ettolitri a 15,83, e di un calo diffuso dei consumi, scesi dell’11,4% tra il 2019 e il 2020. L’approfondimento di Flavio Bini sul Venerdì di Repubblica. @ Il cibo ci disgusta come una cattiva azione. A dirlo un recente studio, secondo cui le reazioni a brutti gesti o piatti ripugnanti vengono elaborate nelle stesse aree cerebrali. Confermando così che strutture nervose “primitive” sono riciclate anche per funzioni più raffinate. (Il Venerdì di Repubblica) @ E’ stata svelata ieri sera la fusione tra Italian Wine Brands, guidata dal commercialista trentino entrato nel mondo del vino Alessandro Mutinelli, ed Enoitalia, il gruppo vinicolo veronese della famiglia Pizzolo. La combinazione, di cui i Pizzolo saranno i primi azionisti con il 16%, crea il primo polo vinicolo italiano con 400 milioni di euro, già in Borsa e con una fortissima proiezione verso l’estero. (Corriere di Verona) @ Via libera ai fondi per lo stoccaggio dei vini di qualità. Per il 2021 è disponibile un budget di 10 milioni di euro a favore di vini sfusi e/o imbottigliati Docg, Doc e Igt. I vini devono essere detenuti presso gli stabilimenti dei produttori o in altri stabilimenti in nome e per conto del produttore e devono essere riportati nel registro telematico. Il contributo è concesso per quantitativi non inferiori a 100 ettolitri e non superiore a 4 mila. Il decreto, firmato dal ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, accorda un sostegno diretto per ristorare il comparto vinicolo penalizzato dal rallentamento delle vendite del canale Horeca e delle esportazioni con aumento degli stock e conseguente flessione dei prezzi. (Italia Oggi) @ Si torna a parlare di biodinamica sulla Stampa, dove anche il professor Paolo Bàrberi, dopo Paolo Massobrio, si schiera a fianco di Carlin Petrini, e quindi contro i denigratori dell’agricoltura biodinamica. E scrive: “Nella sua lettera del 14 giugno, Carlo Petrini ha inquadrato perfettamente il tema della sostenibilità, evidenziando con pacatezza e lucidità perché è necessario un cambiamento radicale: la cosiddetta ‘transizione agroecologica’ tanto cara alla Commissione Europea. (…) I denigratori dell’agricoltura biologica usano toni aggressivi ed argomenti basati su parte delle evidenze scientifiche, selezionate ad arte in modo che emergano i risultati che fanno comodo alle loro teorie”.

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