La notizia

19.05.2017

Cibo, alcool e sigarette. Così gli italiani più poveri si lasciano andare ai “vizietti”. E’ il dato emerso dall’ultimo rapporto Istat per cui in Italia una famiglia della classe dirigente spende in media 1.000 euro in più al mese rispetto a un nucleo a basso reddito. Ma come vengono impiegati quei mille euro in più? Secondo l’indagine, chi è più ricco preferisce spendere soldi per attività culturali, benessere, casa e ristoranti, mentre le famiglie meno abbienti spendono in media molto di più per cibo, alcool e sigarette. In termini percentuali, la differenza tra gli stili di vita emerge principalmente su casa, dove i ricchi spendono il 68% in più, mobilio (+64%), cultura (+50%) e istruzione (+49%). (La Stampa) @ E a proposito di spesa, secondo l’Istat anche Milano finisce sul podio per l’inflazione. Nel mese di aprile i prezzi sono andati al galoppo e il capoluogo lombardo, con un tasso del +2,4%, è diventato la terza città più cara d’Italia, dopo Bolzano (+2,6%) e Venezia (+2,5%). “Ci troviamo di fronte a una forma malefica di inflazione - spiega il presidente di Codacons Marco Maria Donzelli - La domanda non è salita, ma i prezzi sono aumentati lo stesso”. @ Un fenomeno che per Coldiretti non è stato spinto solo dall’aumento energetico ma anche dall’incremento del +12,9% dei prezzi dei vegetali freschi per via del maltempo, primi tra tutti insalata, pomodori e fagiolini. (Il Giorno) @ Il pranzo? Lo prepara il robot. Arriva da New York il primo ristorante automatizzato, Eatsa, dove l’ordinazione si invia con un ipad e il pranzo si ritira direttamente in un cubicolo. Una soluzione high tech affollata ogni mese da 1500 clienti, che spendono in media 10,5 dollari per un pranzo che prevede un antipasto a base di chips&guacamole, una zuppa di verdure e quinoa e un bicchiere di acqua aromatizzata al mango e guava. In caso di imprevisti? Arriva la cameriera in carne ed ossa. (La Stampa) 

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