La nuova vita di Giovanni Negri, storie piemontesi e Donne del vino

14.01.2015

“Sono felice di questa cosa molto americana e poco italiana che mi è accaduta: ho cambiato vita”. Così, sul Giornale, Giovanni Negri, ex segretario del partito di Marco Pannella che oggi, nelle Langhe, produce vino e sforna bottiglie riconosciute a livello internazionale. Non a caso, quest’anno il suo vino è entrato di diritto nella classifica dei 100 Top Hundred premiati da Paolo Massobrio e Marco Gatti a Golosaria. (Il Giornale) @ Dai vini Top Hundred alla top ten mondiale dei viaggi tra vigneti e cantine stilata dal magazine Usa “Wine Enthusiast”, dove il Piemonte è comparso tra le mete più ambite. Ad influire sulla scelta il recente inserimento dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato nella lista dei siti patrimonio Unesco. @ Poi Sergio Miravalle, che nel suo Giro di Vite sulla Stampa riporta una notizia che fa ben sperare. A Nizza Monferrato (At), al centro di una delle zone riconosciute dall’Unesco, i proprietari di una cascina il cui aspetto non rende onore al paesaggio, hanno affidato a due architetti astigiani l’onere (e onore) di un progetto di demolizione dell’ “ecomostro” e restauro del paesaggio. @ Buone notizia anche per le Donne del Vino del Piemonte, che hanno concluso il 2014 con una donazione di 1500 euro a favore dei bambini equadoregni di Padre Giovanni Onore, con cui verranno acquistati kit per l’igiene orale dei bimbi. Intanto, domani è in programma un incontro all’azienda Cristina Ascheri di Bra in cui si parlerà delle iniziative per il nuovo anno. (La Stampa)

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