Nell'articolo uscito oggi su ilGusto.it Paolo Massobrio parla dei vini dei Colli Bolognesi, tra i quali il più popolare è il Pignoletto frizzante da uve grechetto gentile, un vino fresco, dall'acidità profonda.
Tra i produttori ricorda Alberto Zini, viticoltore per caso, che oggi possiede quattordici ettari vitati nella zona di Monteveglio e che, per la produzione, si avvale dei consigli dell'enologo Attilio Pagli e di attrezzature innovative.
Un vino che sintetizza il suo lavoro è il Pignoletto “Pinus Laetus”, che sta 50 mesi sui lieviti, e che Massobrio descrive così: "bollicine fini, note fragranti di foglie bagnate. Senti anche una piccola nota di idrocarburo che denuncia una bella mineralità. In bocca è molto fine, pregnante di acidità ed equilibrato". A seguire ricorda il “Farnè VIII°”, con un affinamento sui lieviti di ben 66 mesi, che stupisce per la freschezza; il “Farnè 430”; lo Chatrè 2014, affinato 66 mesi sui lieviti e realizzato in stile “satèn”, che in bocca ha freschezza, sostanza e persistenza e un bel corpo.
Poi ci sono i vini frizzanti prodotti con Metodo Ancestrale: il Pignoletto Frizzante “Pinus Laetus” e “Surì”, il Lambrusco Grasparossa, che Massobrio ha assaggiato nel millesimo 2014.
Infine due eccellenze: il Bianco Bologna 2016 con uve sauvignon 100%, un vino molto elegante, speziato e filigranoso che – per Massobrio – "è una sorpresa da cinque stelle"; e il Colli Bolognesi Barbera Riserva “Gherardo” 2016, che ha l'anima elegante della Barbera con note verdi e sviluppo scalare.
Massobrio ha degustato tutti i vini di questa cantina, che merita di conoscere.
Castello di Serravalle – Valsamoggia – (Bo)
via Farnè, 430
tel. 3356212888
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