Eleganti le due salette dalla volta a botte con pietre a vista, che fa subito pensare a una fresca cantina di lusso immersa in una studiata penombra. Musica soft in sottofondo, doppia tovaglia bianca ed écru sui tavoli, comode le avvolgenti poltroncine. Unici ospiti in sala - tutti hanno scelto di cenare nel bel giardino estivo che visiteremo più tardi - già pregustiamo la tranquillità di una serata dalle ottime premesse.
Arrivano pane e grissini, fatti in casa e decisamente fragranti. A stupirci però è il servizio in sacchetti di carta monoporzione: una scelta certo funzionale, ma un po' fuori luogo rispetto a un'apparecchiatura della tavola decisamente "importante". Così come ci lascia un attimo perplessi la lunga attesa - più di una ventina di minuti - prima che qualcuno ci chieda di ordinare, senza per altro un'offerta di appetizer a fronte di un coperto di 3 euro. Ma è sabato sera, i commensali incalzano. E noi decidiamo serenamente di non avere fretta.
Scegliamo di cominciare dalla
capasanta scottata, fonduta di patate affumicate, polvere di funghi porcini e chips di cipolla dolce: preparazione corretta sia per qualità degli ingredienti sia per equilibro delle componenti, però con un eccesso di tendenza dolce che neppure la cipolla riesce a contrastare.
Anche le
ravioles ai frutti di mare, fatto salvo il coraggio di una scelta felicemente provocatoria, avrebbero meritato una miglior attenzione all'amalgama dell'insieme.
Decisamente meglio l'originale
carbonera di mare: cottura al dente e varietà degli ingredienti.
Buona la
frittura di calamari e gamberi, croccanti al punto giusto grazie anche alle differenti panature pensate per valorizzare al meglio le differenze tra i crostacei.
Questo curioso andamento altalenante della nostra cena, alla luce anche di prezzi decisamente concorrenziali per un ristorante di solo pesce, ci suscita qualche perplessità nella formulazione di un corretto giudizio finale: e se, come ultima prova, testassimo la materia prima tout court per valutarne appieno qualità e freschezza? Un attimo di stupore alla nostra imprevista richiesta, ma nessun tentennamento nell'accondiscendere: ostriche e gamberi crudi di Mazara del Vallo arrivano nei tempi giusti e ci lasciano pienamente soddisfatti.
Dolce conclusione infine con la felice scelta del
cremoso della Scala: tre diverse consistenze per tre diversi sapori questa volta ottimamente amalgamati.
Bella carta dei vini, ricca di etichette interessanti e non scontate dal Nord al Sud della penisola, nonché con una buona scelta di Champagne a prezzi interessanti.
La Scala
via Castello, 53
Verzuolo (Cn)
Tel. 017585194 - 3486965671
www.ristorante-lascala.com
e-mail: info@ristorante-lascala.com