Le sessioni di degustazione si sono svolte tutte alla cieca, con le bottiglie rese anonime da una fasciatura nera. Tre giorni pieni per 350 vini da assaggiare (di 194 aziende) comprese le riserve delle annate 2015 di Barolo, 2016 di Barbaresco e 2017 di Roero.
Quello che emerge in generale è che le aziende storiche ormai sanno domare anche le annate difficili e ottenere sempre buoni risultati; e poi che sui cru ci sono risultati molto diversi da un anno all'altro.
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A giudizio di Massobrio, l'iniziativa di Nebbiolo Prima ha mostrato come le Langhe siano ormai pronte per ripartire sui mercati internazionali.