Oltre 350 etichette a disposizione dei giornalisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, per valutare i vini afferenti a 18 denominazioni della regione che fanno riferimento a 14 Consorzi riunite nell’Associazione L’Altra Toscana. La stessa che ha organizzato l’evento, per il terzo anno a Palazzo Affari di Firenze.
“L’Associazione L’Altra Toscana, ad oggi, rappresenta ben il 40% dell’imbottigliato regionale” - spiega Francesco Mazzei alla guida dell’Associazione e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, capofila del progetto.
Francesco Mazzei Presidente Associazione Altra Toscana In degustazione, dunque, i vini delle DOP e IGP che debbono farsi conoscere: Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e Toscana.
credits Marco MarroniIniziamo dunque con il percorso dei
Bianchi, di cui evidenziamo i migliori assaggi.
Via col Maremma Toscana Ansonica 2022 di
PROVVEDITORE di Scansano (Gr). Colore paglierino; naso intenso con note ematiche speziate e di frutta. In bocca è pieno, fresco, elegante.
Attenzione poi al
Maremma Toscana Vermentino Bio 2023 de
LASELVA di Magliano in Toscana (Gr). Una cantina che è emersa bene con diversi vini assaggiati. Fra cui questo Vermentino dal colore paglierino scarico; al naso note di fiori campo, camomilla, tarassaco, cicoria. In bocca è pieno e si espande con la sua freschezza balsamica. Bello.
Il Maremma Toscana Vermentino “Lucumone” 2023 di
MANTELLASSI di Magliano in Toscana (Gr) è un classico e non si smentisce. Ha colore paglierino, al naso note fruttate calde e finalmente senti la frutta tipica (albicocca). Piacevole elegante, minerale.
Il
Maremma Toscana Vermentino “Le Stoppie” 2023 di
SAN FELO di Magliano in Toscana (Gr) mi è piaciuto parecchio. Paglierino classico, ha un bel naso diretto, fruttato e minerale, poi viene fuori la polpa di albicocca matura. Notevole: aromatico in bocca, elegante, fresco.
Ed ora la sorpresa di una cantina che ricordiamo per un recente Top Hundred, ovvero
TERRE DELL'ETRURIA con il Maremma Toscana Vermentino “Il Poderone Marmato” 2021.
Ed eccolo il Maremma Toscana Vermentino “Marmato” 2023
TERRE DELL’ETRURIA. Ha colore paglierino brillante; naso speziato sottile sotto cui emerge poi la frutta. Sorso croccante, tannico, sapido, piacevole e anche un po’ complesso Come piace a noi.
Il Maremma Toscana Vermentino “Chicca” 2022 di
GUIDO F. FENDI di Manciano (Gr) conferma che questa è una cantina che merita attenzione. Ha colore paglierino consistente. Naso floreale fine, incisivo; In bocca il velluto è setoso.
E infine la soddisfazione di trovare un Montecucco Vermentino, l’ “Irisse” 2021 di
COLLEMASSARI di Cinigiano (Gr). Paglierino brillante, note calde di frutta; in bocca è pieno, quasi mastichevole, quindi fresco, elegante. Bel bicchiere!
MONTECUCCO
Ed eccoci all’assaggio dei Montecucco Sangiovese, che notoriamente sono una mia passione.
E subito BASILE di Cinigiano (Gr) arriva a colpirmi col Montecucco Sangiovese “Carta Canta” 2020. Colore rubino scarico. Note speziate distese e piccoli frutti. In bocca è setoso, fresco, vibrante Un campione assai rappresentativo.
Di
TENUTA PIANIROSSI cantina di Cinigiano (Gr) buono il Montecucco Sangiovese “La Fonte” 2020: colore rubino di buona concentrazione; note di rocce e sottobosco. In bocca elegante e morbido, di ottima persistenza.
PODERE ASSOLATI di Castel del Piano (Gr) presenta un Montecucco Sangiovese 2018 con una bellissima ciliegia al naso. Note distese e fresche.
Eccellente il Montecucco riserva 2018 della
TENUTA L’IMPOSTINO di Civitella Paganico (Gr). Ha note ematiche e di prugna con deviazione vegetale. In bocca è ampio, caldo, elegante, rustico e tannico. Insomma il Montecucco come piace a noi.
E ora il capolavoro, che a me e Marco Gatti, quando abbiamo letto i nomi, ci ha emozionato dacché fu un nostro Top Hundred già nel 2017. Questo
Montecucco Sangiovese “Le Querce” 2016 di
POGGIO MANDORLO di Seggiano (Gr) ha note di incenso molto intense e medicinale poi è floreale col giglio in evidenza e note balsamiche. Ripeto, un capolavoro finissimo, di persistenza lunga e trama vellutata. Evviva!
ORCIA
Sono stati 4 gli Orcia che ci hanno convinto di più.
L’Orcia “Newton Rosso” 2021 di FABBRICA PIENZA che ha note di incenso e liquirizia. In bocca il tannino à pregnante.
L’Orcia riserva “Di testa mia” 2018 di POGGIO GRANDE ha invece note speziate distese. Ed è fine con un bel sorso ricco di acidità e tannico sul finale.
L’ Orcia Sangiovese 2020 di ATRIVM, cantina di Montalcino (Si) è stato forse il miglior assaggio. Ha colore rubino trasparente. Naso corretto, leggermente speziato e fruttato. Molto buono: caldo, rotondo, elegante, con tannini ben integrati.
E infine l’Orcia Sangiovese “Aetos biodinamico” 2020 della
TENUTA SANONER di San Quirico D'Orcia (Si) che seguiamo fin dall’inizio, e per il secondo anno consecutivo mostra un’affermazione convincente. Il campione 2020 ha note fruttate incisive ed in bocca corretto nella sua trama equilibrata e speziata.
VARIE FRA TERRE DI CASOLE, TERRE DI PISA E VALDARNO
Il Terre di Casole Sangiovese “Alberaia” 2021 di CACIORGNA di Casole D'Elsa (Si) è fantastico. Il colore e il naso sono coerenti: dicono frutta matura. Bello anche il cenno floreale e di cuoio. In bocca è caldo, setoso, ben fatto. E così il Terre di Casole Sangiovese “Macchie” 2019 sempre di Carciorgna che si presenta con un naso sottile speziato, ma con intensità di frutta. Ha un bel velluto ed equilibrio e soprattutto avvince per la nota balsamica.
C’è poi il Terre di Casole Sangiovese “Vinirosso” 2021 di
PODERE STEBBI di Mensano (Si) che ha note un po’ sulfuree, ma sostanzialmente fruttate. Il sottofondo è di incenso. In bocca è pieno, tannico il giusto da risultare graffiante.
Attenzione poi al Terre di Pisa Sangiovese “Turseno” 2021 di
MARINA ROMIN, cantina di Terricciola (Pi) che ci ha dato buone soddisfazioni anche in altri assaggi. Questo rosso ha note speziate calde e poi fruttate. Bocca ampia, rotonda.
Il Terre di Pisa Sangiovese “Opera in Rosso” 2020 di
PODERE LA CHIESA, cantina di Terricciola (Pi) mi è piaciuto per le spezie fini al naso e l’eleganza fruttata. Il sorso è solenne nella sua complessità da scoprire.
Buonissimo il Valdarno di Sopra Sangiovese “Ottantadue” 2021 de
PODERE IL CARNASCIALE, cantina di Montevarchi (Ar). Note fruttate e anche floreali e balsamiche tutte insieme, per offrire un sorso corretto, elegante, equilibrato.
Ed eccoci ancora su questa cantina di Manciano (Gr), questa volta col
Maremma Toscana Rosso “Burattini Rosso” 2021 GUIDO F. FENDI. Ha note molto intense ed eleganti. È interessante nella sua pienezza. È intenso e molto persistente. I tannini si fanno sentire.
CORTONA
Della doc Cortona, quest’anno portiamo a casa il maggior numero di buoni assaggi, in proporzione. E anche con cantine che risultano nuove al Golosario. È forse questa la vera nostra scoperta dell’anno.
Via dunque col Cortona Cabernet Sauvignon “Laudario” 2020 de I VICINI, cantina di Cortona (Ar). Al naso avverti una ciliegia balsamica e mandorla. Molto buono, elegante, tannico con note di caffè sul fondo. Della stessa cantina il Cortona Syrah “Laudario” 2021. Note profonde minerali ma anche fragranza fruttata per un sorso ampio, fresco e tannico.
Applausi anche per il Cortona Rosso “Castore” 2022 di VINCIARELLI CHIARA che ha la cantina a Montepulciano (Si). Il naso si apre con belle note ematiche calde. In bocca è pieno, rotondo, caldo con una bella trama setosa.
Il Cortona Syrah “Achelo” 2022 de LA BRACCESCA sempre di Montepulciano (Si) ha colore rubino brillante, al naso ciliegia matura. In bocca è pieno, speziato, e quasi ruvido nella sua tannicità finale. Ma che dire del Cortona Syrah “Bramasole” 2021 ancora de LA BRACCESCA dove spicca la ciliegia. In bocca ha una bella profondità elegante, senti la grafite e le spezie anche al palato; ovviamente tannico, ma ricco.
Ottimo anche il Cortona Syrah Villa Passerini” 2021 di
CANATO che colpisce per l’effluvio fruttato franco e poi per la verticalità del sorso.
Il
Cortona Syrah “Gortinaia” 2020 di
POGGIO SORBELLO ha un naso che esprime frutta autentica, pura. È piacevolissimo il sorso, Integro e tannico. Un bel bicchiere.
Infine il Cortona Rosso “Principe” di
VINI MEZZETTI di Tuoro sul Trasimeno (PG). Un vino Molto profondo, graffiante, e intenso Senti la tostatura del caffè anche nel sorso complesso.
TERRE DI PISA
Il Terre di Pisa Rosso ”Massima Felicità” 2021 di CASTELVECCHIO, cantina di Terricciola (Pi) è disteso al naso con frutta rossa integra; in bocca è franco, ampio, equilibrato.
Il Terre di Pisa Rosso “Boccanera” 2021 è stato per noi il miglior assaggio di MARINA ROMIN. Ha note molto fini al naso e cenni di incenso. In bocca l’ingresso è morbido e la trana ha la seta, piacevolmente persistente e intrigante.
Infine il Terre di Pisa Rosso “Sabiniano di Casanova” 2020 di
PODERE LA CHIESA che al naso ha frutta ampia; in bocca risulta intenso e ancora coi i suoi tannini galoppanti che si fanno sentire.
ALTRI VINI DI ALTRE DOC
Il Carmignano “Il Sasso” 2022 de la PIAGGIA ha corpo ed è piacevole, ma il Carmignano Riserva 2021 piace ancora di più per le sue note ematiche di caffè e spezie. Molto interessante, ficcante, fresco.
Più che eccellente il Carmignano Riserva “Il Circo Rosso” 2021 di FABRIZIO PRATESI. Un vino che ha subito note eleganti al naso fruttate, speziate e minerali, tanto da avvertire la grafite. Bella eleganza e struttura in bocca.
Un premio va poi al Maremma Toscana Rosso “Montianum” 2020 de
LE LUPINAIE di Magliano in Toscana (Gr). Un rosso rubino dalle note fruttate molto intense; il sorso è elegante, morbido, vellutato, piacevole nella sua freschezza.
Battute finali con il Toscana Ciliegiolo “Sileno” 2021 di
GIANNI MOSCARDINI che ha la cantina a Pomaia (Pi). Un vino che sembra costruito da capo a piedi, con quelle note di tostato intenso. In bocca è tuttavia buono, equilibrato, decisamente gradevole.
Infine il Toscana Rosso “Prato della Rocca” 2019 di
PODERE PELLICCIANO cantina di San Miniato (Pi). Dal colore rubino senti la frutta (prugna) e la viola insieme. È ghiotto, ampio, setoso, un giusto compimento dopo 5 anni che fanno esprimere un’annata che si ricorda piacevolmente.
LE NOSTRE DEGUSTAZIONI TOSCANE FINISCONO QUI. PER COMODITÀ RIASSUMIAMO LE ALTRE TRE CON I LINK RELATIVI.
• Sorprese a Chianti Lovers e Morellino (
link)
• Il Nobile 2021 preso per i capelli (
link)
• Chianti Classico: 2022 promettente (
link)
PER NOI ORA INIZIA UN LAVORO DI SELEZIONE PERCHE’ ALCUNE DI QUESTE BOTTIGLIE POTREBBERO FINIRE SUL TAVOLO DELLA FINALE DEI VINI TOP HUNDRED 2024.
E MAGARI INCONTRARE LA CANTINA A GOLOSARIA MILANO 2024.