Lasagne spaziali, orti a distanza e il forchettone anti-risucchio

30.10.2017

Cucino le mie lasagne nello spazio”. Sul Corriere della Sera l’astronauta Paolo Nespoli racconta com’è cambiata la sua vita nella stazione orbitante attorno alla terra. “Il ritmo è diverso rispetto al passato. Ho offerto agli altri le mie lasagne e anche qui regna il caos”. @ Rucola, aglio e fragole coltivate senza la terra. E’ la sfida di Alessandro Piana e Enrica Gherpelli, coniugi di Cremolino (Alessandria) che sfruttano la serra aeroponica per coltivare piante e ortaggi senza utilizzare la terra. Ne parla su La Stampa Daniele Prato. @ Cibo equo e più buono, senza mangiarci la terra. Sull’inserto Economia del Corriere della Sera, Francesca Gambarini racconta le nuove sfide per accorciare la filiera, diminuire gli sprechi e l’impatto sul clima; dai big dell’agroalimentare alle nuove start up. @ Coltivare un orto e ricevere a casa le proprie conserve preparate “a distanza”? Strano ma non impossibile grazie a MyAgry. L’intuizione è del giovane imprenditore di Campobasso Giuseppe Colucci, ideatore della piattaforma che offre agli utenti la possibilità di portare la campagna a casa propria. Come? Creando telematicamente il proprio orto, seguendo a distanza la crescita degli ortaggi e scegliendo la modalità di conservazione. (Avvenire) @ E proprio grazie a un’app da oggi sarà possibile anche mangiare minestre senza far rumore. Si chiama Otohiko ed è una forchetta “antirisucchio” creata dalla Nissin Food, azienda giapponese produttrice di ramen, che in caso di rumori fastidiosi manda un segnale allo smartphone, che a sua volta emette un suono simile al rumore dell’acqua o allo scorrere delle onde, togliendo tutti i commensali dall’imbarazzo. (Italia Oggi)

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