Le declinazioni del raro anice nero calabrese

Grazie all'impegno e alla creatività di Giuseppe Tallarico, imprenditore agricolo trentenne, che ha saputo valorizzarlo e farlo conoscere

15.07.2024

L’anice nero, conosciuto anche come "aranzu”, è una specie spontanea di anice, piuttosto rara, che si raccoglie nei castagneti e nei boschi di cerro calabresi. Il sapore è intenso e molto persistente di anice e vaniglia, decisamente più accentuato di quello dell’anice comune, e ha un caratteristico retrogusto dolciastro.

A Decollatura, piccolo borgo del Catanzarese alle pendici del monte Reventino e verso la Sila Piccola, c’è un imprenditore agricolo trentenne, Giuseppe Tallarico, che ha saputo valorizzarlo al meglio e sta contribuendo in modo determinante alla sua conoscenza.
Già il quotidiano della sua attività si caratterizza per un’azione costante a tutela della grande biodiversità calabrese. A parlare, sono le sue coltivazioni di frutteti (mela, pera, ciliegia…) di varietà antiche, di patate viola calabresi e fagioli varietà “la monachella”, poi quella di uva fragola e di molte varietà di grani antichi. Ma in questo versante montano del Reventino, Giuseppe ha sempre perseguito un’altra tradizione locale, quella della castanicoltura, che qui può contare su un patrimonio davvero ricco. Riti quali l’essiccatura nelle tipiche casette a due piani, i “canicci”, separate da assi di legno sotto il quale ardeva il fuoco vivo, dove i frutti rimangono per 40 giorni; poi la sbucciatura a mano, e la trasformazione in farina di castagne.
Ma è proprio in mezzo a questi boschi rigogliosi che si trova da sempre il prezioso anice nero, così chiamato per il colore che caratterizza il chicco.
Giuseppe si adopera nel cercarlo nel sottobosco e a raccoglierlo in piena estate solo a frutto completamente maturo, per poi ideare nuovi tipi di utilizzo, accanto a quelli tradizionali in uso in questo versante calabrese; per esempio nell’amaro locale o per insaporire i classici taralli.
Il primo esperimento ha unito in una deliziosa composta, l’uva fragola e i chicchi di anice nero, in un equilibrio perfetto di aromi e di sapori. La proporzione è di 30 g per ogni 50 kg di composta. A breve, faranno capolino anche le composte di arance e di mele, sempre impreziosite da questi chicchi.
Il secondo utilizzo è, sempre sotto questa forma di chicco intero, all’interno di un biscotto tondo di sua invenzione, fatto con il burro e senza uova, realizzato con un mix di farina di castagne, di segale e di grano antico Verna.
Poi, in occasione delle festività, sono da assaggiare i panettoni e le colombe artigianali all’anice nero.
Per ordini e informazioni, chiamate Giuseppe al 388 3675722.

Az. Agr. Giuseppe Tallarico

Decollatura (Cz)
contrada Carolea
tel. 388 3675722

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