Capire il legame tra caratteristiche aromatiche e singolo vigneto, cercare un’impronta aromatica caratterizzante che fosse un vero e proprio elemento identificativo di un luogo e di un terroir. E’ questo l’obiettivo del progetto avviato nel 2017 dalla cantina veronese Tedeschi, in collaborazione con il professor Maurizio Ugliano e con il dipartimento di biotecnologie dell’Università di Verona. Lo studio ha rilevato la firma lasciata da composti aromatici come i terpeni, importanti marcatori dei vini della Valpolicella e alcuni norisoprenoidi e benzenoidi: tutti elementi per i quali l’ambiente del vigneto ha forte influenza sul loro contenuto. L’approfondimento di Arturo Centofanti su Italia Oggi. @ Bottiglie di vino lasciato affinare sui fondali del mar Tirreno. E’ l’idea venuta all’imprenditore Mario Bacci, proprietario del gruppo Bacci Wine con 5 aziende agricole tutte in Toscana che nei giorni scorsi ha inabissato al largo dell’Argentario 9 mila bottiglie del supertuscan Talamo prodotto dalla cantina del gruppo Terre di Talamo. “In mare rimarranno per almeno un anno - spiega Bacci - poi inizieremo a capire gli effetti della permanenza in acqua”. (Italia Oggi) @ Novità anche in casa Cinelli Colombini. Fattoria del Colle di Trequanda (SI) di Donatella Cinelli Colombini ha inaugurato una nuova struttura: un ambiente sotterraneo destinato all’affinamento dei vini in bottiglia in cui hanno trovato posto le pupitre per il remuage manuale del metodo classico, accanto a un murale tra Sangiovese e Foglia Tonda, da cui nasce il vino “Cenerentola” Doc Orcia, una “cenerentola” appunto tra i più blasonati Brunello, Nobile e Chianti Classico. (nella foto, un particolare della cantina) (Italia Oggi) @ La grandine distrugge i vigneti dell’Oltrepò. La grandinata che si è abbattuta sulle colline dell’Oltrepò nella serata di lunedì ha lasciato pesanti ripercussioni sulla produzione vinicola, compromettendo in alcune zone buona parte del raccolto: fino all’80% secondo le stime degli agricoltori. (QN) @ Tutto pronto per Enovitis, la due giorni dedicata ai macchinari e alle tecnologie per la viticoltura in programma domani e venerdì tra i filari della cantina Pico Maccario a Mombaruzzo (AT). Su La Stampa ne parla Riccardo Coletti, che riprende le dichiarazioni del presidente del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, Filippo Mobrici: “Ringraziamo l’Unione Italiana Vini per aver scelto l’Astigiano per ospitare la rassegna. Che sia di buon auspicio per una ripartenza definitiva delle attività che coinvolgono il nostro comparto”.