Ecco le tavole del mese provate da Paolo Massobrio e Marco Gatti in questi primi venti giorni di luglio. Un anticipo del prossimo Golosario Ristoranti 2024, che sarà ricco e pieno di sorprese.
DA BASSANO - MADIGNANO (CR)
Se superate i primi istanti dove il patron mostra insofferenza per i tavoli numerosi, se vi fidate di noi che vi diciamo che qui è depositato il ricettario più tipico della tradizione padana, che molti hanno potuto apprezzare, oltre 30 anni, quando a Maleo apriva la sua cucina Franco Colombani, insomma se credete in quello che diciamo, andate senza indugio in questa trattoria d’antan, semplice, con un dehors coperto e fresco.
Il menu è esposto su un foglio di carta e su un altro ci sono i prezzi. La carta dei vini non esiste, ma anche qui merita fidarsi di Bassano. Detto questo, non perdete l’insalata di cappone, i tortelli cremaschi, il vitello riposato in salsa tonnata per finire con la sabbiosa con crema al mascarpone. Ma come resistere alle lumache, al salame e lardo, al pasticcio di ortiche, al pipetto e salvia e ai piedini di vitello caldi con fagioli che non fa più nessuno? Felicità!
via Lago Gerundo, 15 - tel. 0373658920
(Paolo Massobrio)
OSTERIA IL CERCHIO E LA BOTTE - Rovello Porro (CO)
Nuovo indirizzo per questa Osteria della nostra predilezione, che seguiamo sin dai suoi esordi, quando aveva aperto in quel di Gerenzano, a pochi minuti dal Santuario della Madonna dei Miracoli di Saronno. Ora è a Rovello Porro, in un locale più ampio, con una sala all’interno luminosa, e un bel dehors ideale per la bella stagione.
L’anima, oggi come ieri, è
Federico Polini, patron che ha lo spirito dell’oste vero, e che, sapientemente, e credendo in quello che fa, non ha cambiato di una virgola la formula con cui era entrato nel cuore della clientela, e anche qui punta su materie prime eccellenti e su una selezione di vini che dice della sua passione e competenza, con i must di un’atmosfera gioiosa e osteriesca in cui ci si sente a casa, e prezzi che lasciano il sorriso. E allora, detto che a pranzo c’è anche un più che valido menu (a 13 euro). Alla carta potrete scegliere, per iniziare, fiori di zucca pastellati con crescenza pomodori secchi e salsa di acciughe e limone o caponata di pesce spada. Tra i primi da provare il
risotto con crema di fave e salsiccia o i testaroli con pesto di salvia e nocciole. Tra i secondi, come in passato, la carne protagonista con tagliata di cavallo o costoletta alla milanese. A chiudere salame di cioccolato o tiramisù fatti in casa. Si sta bene!
via Marchese Pagani, 9 - tel. 0236690134 - 3404865544
(Marco Gatti)
LANGOTTO - NOVELLO (Cn)
Luca Otto dà il nome al Langotto di Novello, un locale veramente gradevole, con un servizio attento, coordinato dalla brava Elisa Andreotti.
Lui è giovane ma davvero promettente, e la sua cucina si abbina a una teoria di vini da intenditori. Si mangia nella sala interna oppure sui balconi affacciati sui vigneti di Barolo e Nascetta. E via col pane e la focaccia fatti in casa, il foie gras al passito di Nascetta con fragole al Roero all’aceto di sambuco. Fra i primi erano geniali gli gnocchi alla russa serviti tiepidi con tonno e limone, ma il piatto che ci ha fatto innamorare sono stati gli
spaghettoni alle lumache di Novello alla bourguignonne e duxelle di champignon de Paris.
Buoni anche i ravioli al tovagliolo. Ai secondi sarà iconico il piccione alle ciliegie servito in cocotte con patate alla nocciola; curioso l’astice in salsa homardine con salame cotto e nage di verdure dell’estate. Ai dolci lasciatevi tentare dalla grande bignola d’infanzia allo zabaione e caffè oppure dalla Langotto Sacher. Bella sosta, radiosissima.
via Giordano, 8 - tel. 0173731193
(Paolo Massobrio)
LA KUCCAGNA - DOVERA (CR)
Kuccagna, di nome e di fatto. Diciamo subito che qui abbiamo fatto una delle migliori soste dell’anno. I nostri lettori più affezionati sanno che questo è indirizzo che amiamo da anni, e che sulla nostra guida ha la valutazione più alta, la Corona, da tempo. L’ultima nostra visita ci ha fatto vivere una delle esperienze più belle, ossia trovare un team che invece di accontentarsi del successo, ha fatto ancora passi in avanti, nell’eccellenza. Il merito innanzitutto è dei due titolari, i fratelli Magnani (Roberto, chef, e Marco, in sala), autentici Abbagnale del gusto, che da grandi professionisti quali sono, hanno continuato a “remare” sempre più forte, e dopo aver reso il loro ristorante ancora più bello, hanno costruito una squadra che li affianca di assoluto valore.
L’ambiente è quanto di più rilassante ci sia, con la sala luminosa ben arredata e il giardino che alla sera è spazio ideale per chi ama stare all’aperto. Per quanto riguarda la cantina, è uno dei fiori all’occhiello, perché oltre a una pregevole scelta di vini, qui troverete una delle selezioni più ampie di distillati che ci siano, per gli appassionati, un bengodi, una Kuccagna appunto. Quanto a servizio e cucina, sono i due must.
Coccolati con sorriso e professionalità, in tavola uova di The Garda Egg 63 gradi in crosta aromatica, spuma di patate alle foglie di fichi bruciate e finferli, o capasanta alla piastra con gambero rosso di Mazara del Vallo, zucchine marinate, tartufo nero e fiore di zucchina. Tra i primi,
“involucri tra l’orto ed il mare” (ravioli ripieni di patata con battuta di pisello, di mela verde e scampo con corallo di gambero rosso e di barbabietola con sarda caramellata e affumicata) o risotto ai pistilli di zafferano d'Abruzzo, spalla cotta Bettella e profumi d’arrosto.
Di secondo black cod in white con humus di carote al limone, emulsione di baccello di piselli, ricci di mare e chips in osmosi di bitter amaranto o fracosta, orzotto al salto, erbette colorate, finferli e mallo di noce. Passione al cioccolato (tre cremosi in percentuali differenti abbinati a lampone, mango e caramello salato) o zuppa inglese ai frutti di bosco con zabaione e cioccolato a chiudere una sosta da sogno.
Nella provincia di Cremona splende una grande Corona italiana!
fraz. Barbuzzera via Milano, 14 - tel. 0373978457
(Marco Gatti)
PINOCCHIO - BORGOMANERO (NO)
Le nostre visite al Pinocchio sono al plurale, perché Francesco Moraro, nipote del grande Piero, ogni volta dimostra un salto in avanti in più. Lo è stato a inizio anno; poi al pranzo di Vinitaly ed ora in questa cena estiva dove ci ha fatto felici con una teoria di piatti, ma soprattutto con la perfezione ormai raggiunta del suo tapulone con patate di montagna.
Eccezionale la capasanta caffelatte, il polpo con melanzana alla brace, semi di senape e tapioca e la sua interpretazione degli agnolotti del Presidente, ma che dire dei tagliolini ai porcini e gambero marinato? Per alcuni dei commensali è stata una sorpresa l’anguilla con mais e porcini, per altri il calamaro con crema di ortiche e mascarpa. Il
risotto era
con fegato grasso d'oca, riduzione di Marsala e sottobosco. Una mano davvero felice, che si conclude sempre con lo zabaione alla frutta. Bravissimo Francesco!
via Matteotti, 147 - tel. 032282273
(Paolo Massobrio)
ANTICA POSTERIA INVERNIZZI - ABBIATEGRASSO (Mi)
Alle porte di Abbiategrasso, in uno degli angoli più belli del territorio, nel borgo di Castelletto, lungo l’Alzaia del Naviglio Grande, l’Antica Posteria.
La struttura è un’antica cascina dell’800, un tempo bottega per ferrare i cavalli di passaggio verso Milano, con annessa osteria per i viandanti. Dal 1960 è negozio di cose buone (con selezione di prodotti e vini del nostro Golosario) e ristoro, con i titolari (la famiglia Invernizzi) che accolgono a pranzo i clienti con piatti semplici e ghiotti di tradizione locale.
Tre le sale, una diversa dall’altra, con le bellissime nicchie in mattoni a vista (dove, come si usava in queste zone, sono anche appesi dei salami). Sotto la protezione della statua di Sant’Antonio, nella piazzetta adiacente, in estate è possibile pranzare all’aperto. Da un menu giornaliero, che prevede la possibilità di asporto dalla vetrina di formaggi e salumi. Con una bottiglia della pregevole selezione, in tavola gli imperdibili
salumi serviti con buonissime focacce, gnocchi di spinaci con gorgonzola, baccalà fritto o arrosto di coniglio, panettone estivo con panna fresca. Si torna!
Alzaia Naviglio Grande, 24 - tel. 0294969380
(Marco Gatti)
AGRITURISMO SANT’ANNA - EUPILIO (Co)
Il luogo è decisamente ameno e si viene anche per fare delle belle passeggiate fino al lago. È una cascina lombarda che ingloba una ristorazione con tanti tavoli, all’aperto e al chiuso, ma anche una bottega coi prodotti dell’azienda e una gelateria.
Si mangia bene, ok, ma la sensazione è che oltre l’organizzazione perfetta, i tempi di arrivo dei piatti, non ci sia un volto con cui chiacchierare. Troppo indaffarati a stare dietro al ritmo, per cui la comitiva che si mette all’ombra con le sedie la chitarra per festeggiare il compleanno del nonno viene interrotta alle 4 del pomeriggio perché devono rimettere le sedie ai tavoli per la sera. Sigh. Saranno comunque buoni i salumi misti, degno di nota il risotto Carnaroli mantecato con Morbidella e trito delle nostre erbe aromatiche e i fusilloni di Gragnano con pomodorini, guanciale e cipolla di Tropea. Eccellente il tenerone di manzo cotto a bassa temperatura con patate di montagna arrosto. Eccezionale il gelato. Per una spesa sui 42 euro, compreso il vino della casa che è quello di Alziati.
via Lecco, 24 - tel. 031658490
(Paolo Massobrio)
ASINA LUNA - PESCHIERA BORROMEO (Mi)
A due passi da Idroscalo e Aeroporto di Linate, il paradiso dei carnivori. È l’Asina luna (l’insegna è omaggio a Fabrizio De André, chè l’Asina Luna è un’asinella bianca protagonista di una canzone del cantautore genovese). Siamo stati i primi sia a parlarne ai suoi esordi sia a dire che questo locale aveva le carte in regola per arrivare all’eccellenza. La nostra ultima visita ha confermato che avevamo visto giusto.
Passo dopo passo, i due titolari, Riccardo Succi, chef, e la moglie Tiziana Dinoia, in sala, hanno reso l’ambiente molto accogliente, aggiungendo un piccolo grazioso dehors, mantenendo negli interni lo stile di eleganza moderna degli inizi, ma migliorando spazi e arredi.
Hanno investito creando una cantina importante, che ora fa la felicità dei winelovers. Soprattutto hanno lavorato in modo instancabile sulla ricerca delle migliori materie prime, ampliando innanzitutto la scelta delle carni, che sono il cuore della proposta. In tavola sarete felici con l’esclusivo
Carpaccio di Da Màr® (l’unica carne al mondo frollata in acqua del Mar Mediterraneo), al naturale con olio al lime, con una delle diverse tartare o con un gioiello come il prosciutto “Pata Negra” iberico 100% de bellota 54 mesi Ibesa tagliato al coltello.
Per le forchette più robuste, di primo tagliatelle fatte in casa con finferli e crema di patate arancioni dolci. O fagottini di pasta fresca fatta in casa ripieni con ragù bianco di scottona e mandorle tostate, gratinati al forno su una crema leggera.
Poi il pezzo forte, il secondo, la carne, con i diversi tagli che vedrete far bella mostra di loro nella scintillante vetrina sulla destra, dopo il bancone bar. Detto che taglio, pesatura e cottura della carne saranno eseguiti nella zona dove è collocata la grande zona brace. Qui avrete a disposizione la “linea dedicata ai selezionatori” ossia di quanti lavorano per Asina Luna, con la sottolineatura che si parla “non di aziende ma nomi e cognomi” ovvero di Paolo Tucci, Pino Puglisi, Gonzalo Perez, Loris Provini, Sergio Motta e Maurizio Gavazza, con vere chicche, limitandoci solo agli ultimi due maestri selezionatori citati, come la Fiorentina di bue grasso del padre delle lunghe frollature italiane e la Fiorentina di Giovenca Maturata® frollata 90 giorni. Dolce finale con strudel di mele e gelato alla crema o zuppa inglese. Per chi ama la carne, questa è sosta imperdibile!
via della Resistenza, 23 - tel. 0255300205
(Marco Gatti)
SINE - MILANO
Roberto Di Pinto, napoletano doc, fin da piccolo aveva un sogno, fare il cuoco. Gavetta ed esperienza le ha fatte in cucine importanti di tutto il mondo. Poi ha deciso di aprire un suo ristorante a Milano, Sine. Ebbene, a qualche anno dall’inizio della sua avventura, si può dire che con questo suo locale sta scrivendo una pagina importante della ristorazione milanese e italiana. L’ambiente è di una certa eleganza, con tocchi di design che impreziosiscono la sala da pranzo, in cui la distanza tra un tavolo e l’altro dice già della cura sartoriale che viene riservata al cliente. Il servizio è professionale, ma non ingessato, con Andrea Gaito che guida con carisma uno staff di validissimi collaboratori, che vi seguirà con precisione millimetrica.
Grande la cucina, mix luminoso di tradizione e “sogno”, come dice Di Pinto, con piatti che fanno emergere le sue radici napoletane, ma che viaggiano liberi tra sapori e profumi del mondo, conservando una dimensione, non sempre salvaguardata, quando si parla di creatività, di riconoscibilità. Qui ogni piatto è un percorso con cui occhi, palato e cuore vivono la gioia di fare, attraverso colori, profumi, sapori, un’esperienza di gusto che si riassume in una parola, felicità. E allora, deciso se affidarvi a uno dei menu degustazione o scegliere liberamente dalla carta. Un assaggio da “condividere” per iniziare, che avrà il gusto della pizzetta fritta zucchine palamita e basilico o dell’ostrica Kys al Pisco Sour. E poi avanti a tutta gola con crudo di scampi e gamberi rosa, mozzarella, caviale e zuppetta di olive o con la parmigiana “espressionista”. Di primo papille in festa con
mezzi paccheri acqua di Gin cozze e pompelmo.
O con quello che ormai si può considerare un piatto firma, il risotto Milano / Napoli. Di secondo, carne, con piccione topinambour ciliegie e blu di Capra. Pesce, con rombo cardoncello zabaione d’ostrica spinacino e mirtilli fermentati. Tenetevi uno spazio per il dessert, perché sarà gran finale con Eruzione di limone o con la Primavera napoletana (variazione di babà al rum, frutti rossi e gelato alla crema).
viale Umbria, 126 - tel. 0236594613
(Marco Gatti)
La Locanda Gesù Vecchio - Napoli
Nel centro storico partenopeo, a ridosso della Basilica Santuario che dà il nome alla locanda e del decumano “Spaccanapoli", la strada che va dai Quartieri Spagnoli al quartiere di Forcella dividendo in due la città, un locale gestito da giovani con ampia proposta di piatti della tradizione partenopea (più terra che mare).
Ci si accomoda nella luminosa e stilosa sala interna, oppure nei tavolini apparecchiati in strada fuori dall'uscio. La cucina è corretta ma senza picchi, mentre sarà da podio la cantina in termini di numeri e di qualità, con numerose chicche poco conosciute della viticoltura campana. L’atmosfera e il servizio sono familiari e accoglienti. Piatti da provare, gli iconici ziti alla Genovese (ragù bianco e tante cipolle), proposti anche bianchi con lardo, cipolla, pecorino e pepe; ancora tradizione con le
polpette di vitello al sugo e il coniglio alla cacciatora con il suo buon sugo di pomodoro; condimento che troviamo anche nella proposta del baccalà fritto in cassuola.
Senza infamia e senza lode, la pastiera napoletana e il tiramisù della casa.
via Giovanni Paladino, 26 - tel. 0814613928
VARIE PROVE CHE SARANNO IN GUIDA
A Milano ci ha colpito la sosta al ristorante Gli Orti del Belvedere, in zona Porta Romana, (Via Orti, 10 - tel. 0249781425) dove sanno trattare il pesce molto bene, le paste sono di Mancini, i vini tratti da una selezione davvero encomiabile di naturali. Per noi un branzino al sale perfetto, gustato nell’invitante dehors.
Infine a Grignasco (No) la Brandosteria (Via R. Massara, 9 - tel. 0163417344), divertente, con alcuni classici piemontesi ben presentati (plin al sugo di arrosto, vitello tonnato; uovo di montagna con fonduta di erborinato e asparagi).
(Paolo Massobrio)