Cieck di San Giorgio Canavese ha celebrato i suoi quarant’anni con una verticale di annate della loro Erbaluce di Caluso DOCG.
"È stato nell'85 che ho deciso di lasciare la fabbrica per cominciare sul serio a fare il vino - racconta Remo Falconieri, 90 anni portati benissimo - ma ho capito subito che in realtà, di bianchi spumeggianti, io ne sapevo poco e nulla. Allora sono andato ad Eperney e là ho frequentato un corso. E così ho cominciato. Mi sono detto: “Se non lo venderemo ce lo berremo noi...”
Dalle sue parole emerge il racconto di una vita vissuta all'insegna di un'appassionata curiosità per la realtà intorno a lui, che lo ha visto sempre pronto a impegnarsi per affrontarne le difficoltà e risolverne i problemi. Come testimoniano i suoi 40 anni di lavoro all'Olivetti di Ivrea dove, entrato ragazzino inesperto, si era infine distinto tra i più qualificati progettatori delle macchine da scrivere.
La stessa concreta inventiva che, nella sua "seconda vita" da vigneron, lo ha portato non più di due anni fa a brevettare il
"doppio filare modello Cieck", una forma di allevamento della vite Erbaluce, ancora in via di sperimentazione, ma che già ha dato buoni risultati: più vantaggioso in termini di produzione ma soprattutto di riduzione dei problemi di umidità. E anche la cantina dell'azienda, che lui stesso ci ha accompagnato con orgoglio a visitare, beneficia tuttora di alcune delle sue "macchine", progettate e realizzate per ottenere il meglio dai "suoi" spumanti.
Arriviamo così al momento più atteso della giornata, la
"Verticale per i quarant'anni della Cantina Cieck". E anche qui, accanto al socio
Domenico Caretto e all'
enologo Giampiero Gerbi, c'è Remo Falconieri al tavolo dei relatori, mentre
sua figlia Lia, presente e futuro dell'azienda, si aggira attenta tra i tavoli a controllare bicchieri e bottiglie.
Nove gli assaggi previsti, divisi a gruppi di tre: dagli spumanti ai passiti passando per l'evoluzione degli Erbaluce della storica Vigna Misobolo.
Eccellente "bolla" l'
Erbaluce di Caluso DOC Spumante San Giorgio 2009, che ancora conserva la grande freschezza tipica del vitigno unita però al gusto alla pienezza della frutta matura da cui emergono sentori di mandorle. E che questo vitigno abbia davvero delle possibilità di invecchiamento notevoli, lo dimostra poi l’
Erbaluce di Caluso DOCG Vigna Misobolo del 2018. Un vino che, pur avendo appena otto anni di invecchiamento, evidenzia una freschezza straordinaria e un grande equilibrio, probabilmente destinato a riservare sorprese positive nella sua evoluzione ancora in corso.
Tra i passiti Alladium, che nulla hanno da invidiare ai più celebrati cugini d’Oltralpe: notevole davvero l'
Erbaluce di Caluso DOC Passito Alladium 1997, frutto di un appassimento dolce e controllato continuato in cantina.
Ora, questa esperienza di degustazione ci ha confermato quale sia il senso dell' Erbaluce, espresso in tutte le sue declinazioni: quello di un prodotto di altissimo valore aggiunto che però, ahimè, il mercato spesso stenta a riconoscere. Indagare sulle ragioni di questa marginalità certo non è facile. Situazioni geografiche e vicende storiche, che hanno portato a uno sviluppo "appartato" e lontano dal grande centro? Difficoltà a imporsi su un palcoscenico più vasto per una produzione che, confrontata con i "grandi numeri", appare forzatamente più limitata? Eppure il Canavese è una terra che avrebbe molto da offrire, e non solo in termini di buone bottiglie, a degli ospiti attenti e curiosi.
"Siamo un territorio lontano dall’impero enologico, è vero, ma non inospitale - conclude la giornata con un sorriso Giampiero Gerbi -
Eppure qui gli unici visitatori sono stati a lungo soltanto quelli del Carnevale... Ma noi, come sempre, vogliamo essere ottimisti. E brindiamo, alzando i calici del nostro Erbaluce, alle promesse del prossimo futuro!”
E noi con lui, aggiungendo che pochi vitigni in Italia, a bacca bianca, possono vantare eccellenze in tutte le versioni. L’Erbaluce è uno di questi, da sempre.
Cieck
Cascina Castagnola 2
San Giorgio Canavese (TO)
tel. 0124 330522
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