Scontro fuori dai locali e clienti in fuga. Non la scena di un film d’azione, ma quanto accaduto nel centro di Taormina, dove i titolari di due ristoranti si sono letteralmente presi a cazzotti per contendersi i rispettivi clienti. Il video dell’accaduto, pubblicato sul portale TaorminaToday, è diventato virale, mentre il sindaco della città Eligio Giardina ha già annunciato che il Comune si costituirà parte civile per “Grave danno all’immagine subìto dalla città, punto di riferimento per il turismo e la ristorazione”. (Corriere della Sera) @ E in tema di polemiche, sta facendo discutere anche la lite internazionale scoppiata tra Norvegia e Sicilia per via di un…cannolo. Responsabile del fattaccio la televisione di stato norvegese, che avrebbe elencato tra le ricette di cibi italiani anche quella dei famosi cannoli, indicandoli come “Dolci della mafia”. Subito avvisato, l’ambasciatore italiano a Oslo ha condannato la scelta linguistica di cattivo gusto e già molti chef originari della Trinacria sono insorti. Primo tra tutti Filippo La Mantia: “Spero che la politica italiana e soprattutto palermitana possano dire qualcosa sull’argomento, che è veramente ridicolo”. (Libero) @ “No al cyber-chef, ma la tecnologia salverà il cibo”. A parlare è Massimo Bottura, ospite dell’Ifa di Berlino, la più importante fiera dedicata all’elettronica, che su Repubblica racconta il suo rapporto con la tecnologia: “In cucina ci vuole creatività. Le macchine possono aiutarci a ridurre gli sprechi, ma dobbiamo rimanere coscienti di ciò che siamo: dei grandi artigiani”. @ Se l’alta cucina scende in strada lo street food diventa gourmet. Su Repubblica Mariella Tanzarella presenta Gli artisti dello street food, il festival in programma domani (ore 20) al resort Da Vittorio di Brusaporto che avrà come protagonisti alcuni celebri chef e le rispettive proposte da asporto interpretate in chiave gourmet. Tra gli ospiti Pino Cuttaia, Marco Sacco, i fratelli Cerea e Tony Lo Coco, chef del ristorante I Pupi di Bagheria che sulla stessa pagina annuncia la sua sfida: “Prendo un piatto popolare, come la pasta con le sarde, e lo rendo gourmet”.