Quando si arriva in frazione Borghina di Lu (Al), così appartata ma nello stesso tempo così aperta, viene alla mente il cortissimo toponimo del paese, nome ancora oggi oggetto da parte di studiosi di molte teorie sull’origine. Forse non è sbagliato pensare al latino lucus, visto che guardandosi attorno non è così peregrina l’idea che potesse accogliere un bosco sacro dedicato alle divinità.
Questa struttura, che vi accoglie con edifici contadini rimodernati nei quali è anche possibile pernottare, comprende il ristorante, dal quale si accede direttamente dalla strada e preceduto da un vicino parcheggio. L’originale Commedia della Pentola (tel. 0131 741706 - www.lacommediadellapentola.it) di Plauto rende bene i contrasti e gli stili usati nelle sale, contrasti che si fondono bene nel mattone imbiancato accostato alle gocce scintillanti dei lampadari, ai coperchi delle pentole usati come decorazione nel corrimano della scala, fino al piccolo (ma fornitissimo e con i prezzi in bella mostra) spazio cantina dove scegliere di persona.
Il titolare, cortese ed appassionato, ci guida a tavoli apparecchiati con stoviglie fiorate e bicchieri di Boemia, sedie eterogenee e oggetti sparsi, in un insieme piacevole e dall’aria di casa. Anche la cucina respira la stessa atmosfera classica e di un altro tempo, pur sapendo offrire note e sapori più moderni e leggeri. Come nel piacevole antipasto di Fassone nei due modi con zucca e aceto balsamico, nei buonissimi ravioli di cardo e ricotta con salsa di nocciola e acciuga e nello stinco di Fassone al vino bianco che ben si armonizza con la spuma alla birra. Molto interessanti comunque anche gli spaghetti con rana pescatrice e uvetta.
Finale con babà con gelato al rum e crema di limoncello in un locale originale, piacevole e rilassante che offre sicuramente il suo lato migliore con la bellezza della primavera dove è possibile pranzare all’aperto.