Siamo sempre in pista in vista della selezione dei Top Hundred 2023: questa volta il focus è su Emilia Romagna, Umbria, Calabria e Piemonte, e la prossima settimana ci sarà un’altra degustazione. Seguiteci
Una novità questa azienda agricola emiliana che ha scelto di rinunciare a qualunque denominazione e si presenta con una serie di vini con solo nomi di fantasia. La spinta “naturale” anche se non espressamente dichiarata si sente, eccome. Ci troviamo i fronte a una realtà nata nel 2020, decisamente fuori dagli schemi, al punto che la sua presenza on line è pressoché inesistente. Tutto si concentra su quelle bottiglie che hanno anche un tappo a corona di difficile gestione dal punto di vista della pressione, ma tant’è. Il vino però merita un ascolto, nelle sue sfaccettature, nonostante anche qui non manchino alcuni dei vizi ormai tipici di questa generazione di vignaioli oltranzisti.
Ci ha colpito il Vino Frizzante Bianco “Cum Fundo Origin”: dal colore paglierino leggermente velato, ha naso di frutta matura, molto minerale. In bocca punge la sua acidità che vira verso l’amaro. Il Vino Frizzante Bianco “Cum Fundo Bianco” ha naso decisamente più elegante del precedente, con note di talco e ananas. In bocca la bolla è sottile e l’acidità nuovamente viva. E’ stato il miglior assaggio della gamma. Il Vino Fermo Bianco “Immotus” 2021 al naso ha un profumo convincente di pesca nettarina e il sorso è piacevolmente ricco e sembra di mangiare un frutto che poi fa risalire la sua nota aromatica sul fondo. Nel Rosso frizzante “Cum Fundo” ci sono note di piccoli frutti, ma qui l’equilibrio è meno espresso, mentre il Vino fermo rosso “Immotus” 2021 francamente non lo abbiamo capito.
Siamo sulle colline di Bologna in un’azienda che abbiamo incrociato, ma che non abbiamo mai approfondito. Lo abbiamo fatto in questa degustazione ed è stata un’ottima scelta. Azienda storica del territorio (i primi documenti relativi alla vinificazione recano data 1877), dagli anni Novanta è guidata dai fratelli Cesare e Silvia Corazza.
Da manuale il Colli Bolognesi Pignoletto Frizzante Venti 2020: ha naso di ortica e fiori di sambuco con tratti balsamici. In bocca ha corpo, acidità con un finale amaricante come ci si spetterebbe da un Pignoletto. Altrettanto ben riuscito il Colli Bolognesi Pignoletto Superiore Classico “Zigant” 2021 con naso fine, teso, floreale e in bocca un’acidità pregnante. Il Vino Rosso Castel Zola 2018 (da uve barbera) è potente, intenso, con un naso dove sarà la radice di liquirizia a far da padrone. Molto interessante il Vino da Uve Stramature Castel Zola che ha naso di mela gialla che ritorna anche in bocca e prugna essiccata che in bocca si dimostra molto equilibrato, mai abboccato.
L’Umbria è un vero e proprio giacimento dal punto di vista enoico e la zona di Orvieto conserva ancora diverse cantine che meritano di essere scoperte. Neri è una di queste: uno splendido casolare in cima alla collina ospita quella che oggi è una cantina capace di puntare in maniera esemplare sull’Orvieto e sul Grechetto. Ne è un bel esempio il Grechetto “Vardano” 2021 che ha naso intrigante con note fumè e di frutta secca che ritorna soprattutto nel retrogusto. Eccelle l’Orvieto Classico Superiore Muffa Nobile “Poggio Forno” 2018 che si presenta con naso di incenso e fico disidratato con un finale piacevolmente speziato.
Eccoci ora a parlare di una realtà già entrata nei nostri radar. Pionieri del biologico a Cirò, con una proprietà di circa 150 ettari, a partire dal 2016 hanno cominciato una profonda ristrutturazione dei vini prima con Riccardo Cotarella e oggi con Massimo Bartolini. Il lavoro della famiglia Scala ha dato i suoi (ottimi) frutti: il Bianco Guardiavalle Vescovado 2022 ha naso floreale, con la piacevolezza dei fiori d’arancio percorsi da una sapidità quasi marina. In bocca è pieno, ricco, con un finale leggermente speziato e tendente all’abboccato. Il Rosso Nerello Cappuccio Vurgada 2021 è un sunto di profondità e complessità. Al naso ci sono i fichi, il peperone, la polvere da sparo e la foglia d’incenso. In bocca è pieno, tannico, decisamente caldo, per certi versi grasso. Un vino potente che pecca solo per eccesso muscolare.