Mangime contro i gas serra e l'uomo che ha salvato la mozzarella

25.11.2016

Entro vent’anni gli iceberg dell’Artico potrebbero essere soltanto un ricordo. E’ l’allarme lanciato su Sette da Sandro Orlando, che racconta come come nella terra dei ghiacci pecore e mucche stiano prendendo il posto delle foche. “Dove vivono gli Inuit, anche a 2.300 metri di quota, c’è solo un grado sotto zero. La Groenlandia sta perdendo il suo fascino polare, diventando meta di turisti”. @ Un mangime per bovini che riduce i gas serra. E’ l’ultima invenzione dell’Università di Arhus, in Danimarca, i cui scienziati puntano a produrre, entro il 2024, un mangime che fermenti meno nello stomaco degli animali generando di conseguenza meno gas. “Se le mucche assimileranno meglio quello che mangiano - ha commentato il responsabile Torben Asp - anche la produzione di latte ne gioverà”. (Il Venerdì di Repubblica) @ Dal mangime per mucche all’uomo che allunga la vita alla mozzarella. Il suo nome è Antonio De Berardinis e ha abbandonato una brillante carriera a Londra per portare in Australia il progetto Belmosa, consistente nell’applicazione del Trattamento ad Alta Pressione per la conservazione fino a 90 giorni di alcuni latticini prodotti con latte di bufala, in primis la mozzarella. “Un trattamento a tutela del made in Italy e del tutto naturale” ha spiegato De Berardinis. (Libero) @ Quanti nemici esistono per il nostro fegato? Su Sette Luigi Ripamonti spiega come avere il fegato “grasso” possa non dipendere solo dall’eccesso di alcolici. “Molte possono essere le ragioni - scrive - La steatosi epatica può essere causata anche da una dieta ricca di grassi animali, da una vita troppo sedentaria, dal diabete e soprattutto dal sovrappeso”. 

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