Mani in pasta e il rito del caffè, dal bancone al balcone

14.04.2020

Con le mani in pasta (madre): un batterio ci salverà dal virus. Così titola Il Fatto Quotidiano di sabato per spiegare come, in questo periodo di isolamento, la panificazione domestica sia ormai diventata un mantra che ha trasformato il significato di "grasso è bello" in "grasso è sacro". @ Dal bancone al balcone. Il rito del caffè passa dal bar al terrazzo e gli italiani compensano la mancanza della "tazzina in compagnia" con l'arte dell'arrangiarsi, improvvisando incontri anche alla finestra, tra discussioni e scontri a tavolino. Un nuovo modello di socialità raccontato da Viviana Ponchia su QN di domenica che titola “Eravamo sessanta milioni di amici al bar". @  E di terrazzi si parla anche su Repubblica di oggi, che in un interessante servizio spiega come la quarantena abbia creato nuove esigenze negli italiani, spingendo loro e gli architetti a rivalutare la funzionalità degli spazi, con maggiore importanza per gli spazi neutri dove ciascuno possa “isolarsi”; quindi sale più piccole e camere più ampie e… soprattutto balconi (o terrazzi) dai quali affacciarsi. @ Più legumi, meno carboidrati, con una ricca colazione da fare tutti insieme e una cena piuttosto "light". Così dovrebbe essere la dieta della quarantena secondo gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha aggiornato le linee guida per una sana alimentazione con una serie di suggerimenti ripresi da QN e dal Corriere della Sera che, tra le altre cose, sfata anche alcuni falsi miti su prodotti integrali, senza glutine e farine bianche. @ E in tema di alimentazione e isolamento, dalla tavola della Pasqua è sparito anche l'agnello. L'ipotesi che gli italiani ne avrebbero fatto a meno ha spinto la Gdo ad effettuare meno ordini, ma la domanda reale - superiore alle previsioni - ha lasciato a bocca asciutta consumatori e allevatori, che hanno perso il 50% della produzione. (Libero) @ "Ora soccorriamo anche liberi professionisti". Su Libero il direttore della Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti racconta come il virus abbia ridimensionato, raddoppiandole, le richieste di assistenza e annuncia l'istituzione di un fondo ad hoc per chi ha perso il lavoro. 

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