Michelangelo Pistoletto, amico, maestro, artista di fama internazionale che Biella annovera come Socio Onorario del Club di Papillon, ha compiuto 90 anni in coincidenza con il 30° anniversario della costituzione della sua Cittadellarte-Fondazione Pistoletto.
L’abbiamo festeggiato in molti domenica 25 giugno in occasione dell’apertura della 25° edizione di
“Arte al Centro di una trasformazione sociale responsabile” la rassegna annuale di mostre, installazioni, laboratori didattici e creativi, talk e performance di vario genere.
Non basterebbe un’enciclopedia per raccontare la vita e tutte le opere di Michelangelo; però una sintesi del suo percorso umano ed artistico ha pensato di farla lui stesso nel recente libro
“La Formula della Creazione” al quale rimando, per dedicare invece qui l’attenzione ad alcune iniziative recenti che toccano gli aspetti della territorialità e della sostenibilità ambientale mappando circa 120 realtà molte delle quali appartenenti alla filiera agroalimentare locale.
Il progetto si chiama
“Biella Città Arcipelago” ed ha lo scopo di creare connessioni e valorizzare le buone pratiche a livello locale. Sono stati creati dei tavoli di lavoro uno dei quali è dedicato ai temi della produzione del cibo, dell’alimentazione e all’impatto che questi possono avere sull’ambiente e sui cambiamenti climatici. Questo tavolo, al quale partecipo come delegato del Club di Papillon del Biellese, è governato da
Armona Pistoletto, Presidente di
Let Eat Bi, un progetto
“avviato insieme ad una fitta rete di partner tra associazioni, cooperative, imprese sociali e comunità territoriali, che coniuga coltura, cultura e convivialità, con particolare attenzione all’inclusione sociale e sulla base di un forte legame con il territorio”.
In queste poche parole c’è tutto lo spirito che ha animato Michelangelo Pistoletto nel realizzare il suo progetto artistico ben sintetizzato nel concetto e nel simbolo del Terzo Paradiso.
Tornando alla giornata di festeggiamenti tre sono le cose che mi preme sottolineare: la prima è la mobilitazione di circa
2.000 persone provenienti dall’Italia e dall’Estero che danno la misura dell’internazionalità assunta da Biella grazie alla presenza di Cittadellarte e di tutte le attività lì ospitate; la seconda è il significativo
coinvolgimento del territorio nelle sue varie rappresentanze (politiche, economiche, sociali ecc.) un tempo lontane dalle visioni di un artista più conosciuto a New York, a Prato o a Carrara, che a Biella; la terza è stata la sorpresa di incontrare personalmente l’
astronauta Paolo Nespoli (che nel 2017 aveva portato nello spazio un oggetto con il simbolo del Terzo Paradiso) poco prima che facesse dono a un Michelangelo commosso di un gioiello riproducente il modellino della navicella spaziale sovietica Sojuz (la prima missione con equipaggio a bordo avvenuta negli anni Sessanta del secolo scorso) oltre che di alcuni oggetti con il simbolo del Terzo Paradiso rivisto dall’Agenzia Spaziale Europea con l’inserimento nei cerchi di un filamento di DNA che rappresenta la Vita, di un libro che raffigura la Cultura e l’immagine della Terra quale simbolo dell’Umanità.
Una giornata indimenticabile!
Arnaldo Cartotto (a destra) con l'artista Michelangelo Pistoletto