La Fata Verde che lascia il segno: Norah Was Drunk, bere assenzio a Milano

Un fascinoso cocktail bar dove gustare 25 tipi di assenzio e altri drinks molto divertenti

21.02.2024

“Quando ero bambino avevo un pesce rosso che si chiamava Norah. Avendo visto i grandi apparentemente felici di bere il vino, quando si alzavano da tavola, versavo quel che ne restava nel bicchiere, nell’acqua del pesce rosso. Ebbe vita breve ma voglio pensare che sia stata felice”.

Chi parla così è Stefano Rollo titolare, con Niccolò Caramiello barman di talento e di esperienza, del fascinoso cocktail bar Nora Was Drunk di Lambrate dove potrete gustare 25 tipi di assenzio.
Chissà se avrà raccontato un’altra storia ugualmente bella a qualcun altro che gli abbia chiesto del nome del locale? D’altra parte anche sull’assenzio circolano da sempre leggende così suggestive che è quasi un peccato sfatarle.

Che il tujone contenuto nell’olio essenziale di Artemisia absinthium, la pianta da cui si distilla, ad alte quantità possa provocare delirium tremens e pazzia è vero ma, con il quantitativo contenuto nel liquore, è assolutamente impossibile intossicarsi.

Preferito dagli artisti dell’800, che un po’ anche si atteggiavano con rituali e accessori stravaganti, per questa nomea maledetta era chiamato la Fata Verde che può stregare e portare in paradisi artificiali. Certamente dipendeva dalla quantità ed è probabile che l’abbinamento con il laudano che si vede nel film “La vera storia di Jack lo squartatore” non fosse alla portata di artisti perennemente squattrinati. La proibizione del 1915 che durò fino agli anni 90 fu un tentativo di contrastare l’alcolismo di cui l’assenzio, allora molto diffuso, divenne il facile capro espiatorio, anche per gli interessi dei produttori di vino.

Ma torniamo da Norah dove, naturalmente non si serve solo assenzio ma cocktails molto divertenti, ad esempio l’Oyster Martini con gin, vermut dry e una freschissima ostrica Gillardeau.
E’ una scelta di miscelazione che punta sulla qualità degli ingredienti, senza fronzoli. Niente cucina ma molto di buono da mangiare con gli originalissimi Canned Fish, scatolette di pesce di altissima qualità spagnole, portoghesi e francesi che vi sorprenderanno. Poi ostriche, prosciutto spagnolo e valida selezione di formaggi di piccoli produttori lombardi con il pane di Forno Nascosto.
Se vorrete degustare l’assenzio, e qui ne vale veramente la pena, vi verrà servito nel classico bicchiere Pontarlier nella dose di 3cl. Posizioneranno sul bicchiere il cucchiaino forato con la zolletta di zucchero e dall’apposita scenografica fontana gocciolerà l’acqua ghiacciata a formare il louche, l’intorbidimento che avviene quando gli olii essenziali precipitano dalla soluzione con l’alcool. Potete gustarlo pensando di essere in un quadro di Degas. Niente da fare, il maledettismo, vero o falso che sia, aumenta il fascino.
“Qualcuno viene e ha paura ad ordinarlo, ma poi se beve due" – dice Stefano.
Un altro dice: “No, stasera non lo prendo perché devo guidare e poi si beve un doppio whiskey mentre l’assenzio annacquato ha la gradazione di un Gin Tonic”.

Io ho scelto un assenzio Jade 1901, che Niccolò mi ha detto essere il più vicino a quello che si beveva a fine Ottocento e poi un Absinthe Rita, margarita assenziale di cui mi sono fatto dare la ricetta che generosamente vi regalo: shakerate 3cl lime, 1,5cl sciroppo di agave, 3cl di mescal, 1 cl di assenzio.

Oscar Wilde dell’assenzio diceva: “Dopo il primo bicchiere, vedi le cose come vorresti che fossero. Dopo il secondo, le vedi per quello che non sono. Infine, le vedi per quello che sono realmente, ed è la cosa più orribile del mondo”.

Dovendo tornare a casa in macchina ho pensato che fosse meglio correre il rischio ma vedere le cose chiaramente e me ne sono fatto un terzo.

Norah Was Drunk

Via Porpora 169
Milano
tel. 3757746998

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