A Milano c’è un nuovo fuoriclasse della cucina. È Emin Haziri, classe 1995, sguardo fiero, spirito da leader, nel cuore sia il dolore di avere dovuto lasciare a soli sette anni la terra dove è nato, il Kosovo, devastato dalla guerra, sia l’orgoglio di essere riuscito nonostante le difficoltà a realizzare il sogno che aveva sin da bambino di fare il cuoco, conquistandosi il mestiere con una gavetta ad altissimi livelli, lavorando per un decennio nei più grandi ristoranti di Francia, Danimarca e Italia.
Prima dell’estate ha deciso di “prendersi” Milano avviando un suo locale, il ristorante Procaccini. L’ambiente è di eleganza moderna, con i tavoli ben distanziati e dalle mise en place impeccabili, e le sedie comodissime di design.
Il personale di sala è professionale e segue il servizio con attenzione.
La cucina è a vista, una scelta che dice che qui non solo non c’è nulla da nascondere, ma anzi c’è la volontà di coinvolgere la clientela in una esperienza unica, che porterà a scoprire come chef Haziri sia geniale ideatore di una via tutta sua di alta cucina. Il suo mantra, “quello che preparo con la mia squadra deve essere goloso!”
Quindi i piatti, certo, hanno presentazioni eleganti, e devono esser preparati con le tecniche migliori. Ma il risultato finale non sono piattini tutta apparenza e niente sostanza. Bensì creazioni stragolose, e proprio perché irresistibili (da bis, tris, “scarpetta” per capirsi), serviti in porzioni abbondanti, generose!
Detto che di questa sua filosofia c’è un piatto che ne è l’icona, quelle linguine aragosta e salsa champagne che non solo valgono il viaggio, ma per noi sono la specialità più ghiotta dell’anno.
Dopo il benvenuto, con quattro proposte che di fatto son un piatto, che sarà eloquente biglietto da visita e vi farà capire cosa vi aspetta.
Toccherete il cielo con un dito con sgombro, barbabietola, yogurt e ristretto di pollo.
O con quello scrigno di bontà in cui troverete in marriage succulento tra patate, funghi e nasturzio.
Oltre al primo citato sopra, sarà gola in festa con il raviolo ripieno all’anatra, fegato d’oca e lampone o con Carnaroli, burro affumicato, ostrica e limone salato.
Di secondo baccalà , trippa di baccalà e cipolla affumicata o melanzana, pomodoro e basilico. Finale trionfale a tutta gola con le interpretazioni di tiramisù e babà, due leccornie che vi faranno uscire prenotando già la vostra prossima sosta qui!
Ultima nota: in una città dove ormai i prezzi sono senza logica, qui il conto lascia il sorriso. Per quanto ci riguarda, è la new entry della ristorazione milanese più interessante!
Procaccini
via Procaccini 33
Milano
tel. 02 77091277