Quando ti siedi in questo ristorante accogliente, che serve i clienti su due turni, alla sera, la bottiglia di olio di Masoni Becciu ti dice praticamente tutto: qualità ai massimi livelli. Per noi del Golosario è il miglior olio in assoluto, ma anche il pane carasau prodotto a Biti è fragrante e buono e dopo un quarto d’ora arriva in tavola anche il pane guttuao, condito con quell’olio stratosferico.
Questa cucina ha il faccino radioso strameritato e i motivi li abbiamo colti anche nella nostra visita: una ricerca dei vini davvero competente con chicche sconosciute, servite anche a bicchiere; un’attenzione alla codifica dei piatti che resterà nella memoria, come la
fregola fredda
oppure la
fregola all’astice, ghiotta e fatta alla perfezione (euro 20).
E che dire di quella pasta rarissima dell’entroterra (un prodotto d’arte della Marmilla, esattamente di Morgongioli): i
lorighittas conditi con ricciola, favette e pomodoro, che ci ha quasi commosso (euro 20 - vedi foto d'apertura).
Da questi dettagli capisci che ci si trova in un ristorante autentico, capace di fare dei racconti e di portare a livelli alti la tradizione.
La teoria di antipasti prevedeva gli scampetti al rosmarino con crema di fagioli (euro 16), il
polpo all’Oristanese (euro 18) o con i carciofi
il
calamaro con vellutata di patate, le seppioline (24 euro ben spesi!).
Fra i primi eravamo anche tentati dagli spaghetti vongole e bottarga (euro 18), ma la scelta è ampia e ne contempla una decina.
Ai secondi ecco il mio
rombo in crosta di patate (euro 26), sapendo che il pescato del giorno annovera sempre ricciola, ombrina o morone; quindi fritti (euro 25), gamberoni alla Vernaccia (euro 26), astice alla catalana.
Si chiudono le danze con l'immancabile
seadas (euro 8). E tanta, davvero tanta felicità.
Gallura
Via Vittoria Colonna, 50
Milano
tel. 02 462896