A Bologna, la grande tradizione della pasta artigianale fatta in casa, sposa innovative tecniche di lavorazione, frutto di anni di collaborazione con il centro di ricerca CIRI dell'Università degli Studi di Bologna. Rimangono consolidate certezze, le materie prime dalle quali la pasta prende forma. A partire dalle uova, italiane e rigorosamente di galline allevate a terra; poi la selezione di mortadella di Bologna Igp, e quindi l'uso di Parmigiano Reggiano di Montagna Dop, stagionato 30 mesi. Se non bastasse, le verdure e gli ortaggi presenti nei ripieni sono coltivati nel comprensorio territoriale locale, e attenta è anche la selezione dei grani per le farine di semola e 00.
La lavorazione di queste materie è rigorosamente a fresco per mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche. Un percorso produttivo che contempla anche la stretta collaborazione con chef locali, grazie ai quali la gamma di prodotti abbraccia 16 paste fresche ripiene, 15 tipi di pasta all'uovo, 4 tipi di pasta all'ortica, 4 tipi di pasta di semola.
Da assaggiare, i tradizionali cappelletti e i tortellini, i ravioli di carne, con spinaci o ai funghi. Quindi, i tortelloni con spinaci e al prezzemolo, oppure speck e rucola. La pasta all'uovo rivela invece classiche tagliatelle, le taglioline da brodo, la gramigna paglia e fieno. Per realizzare la pasta al forno, ecco la sfoglia delicata gialla e quella verde con spinaci in polvere. Non mancano, i formati quali strozzapreti, garganelli, sedanini, farfalle e spaghetti.
Nuova è invece la linea di prodotti all'ortica di Malalbergo: gli ortichini, stesso ripieno dei tortellini, ma la sfoglia che lo avvolge è all'ortica, gli orticoni, con un ripieno di ricotta vaccina, parmigiano reggiano e prezzemolo, le tagliatelle all'ortica.
L'Arte della Pasta “Gratifico”
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