Una ruota in legno sfrutta l'energia idraulica per muovere la macina di pietra. Si scorge appena dal muro che custodisce un cuore di legno catapultato qui direttamente dall'Ottocento. Nulla da allora è cambiato. Eppure basta fare pochi passi, entrare nello stabile a fianco e l'atmosfera cambia completamente: ci sono le moderne strumentazioni dell'opificio e gli alambicchi che Diego Assandri si è fatto costruire su misura. Sono le splendide contraddizioni del Mulino di Sassello, che rappresenta il sogno di tre generazioni della stessa famiglia, dal nonno Camillo che ha rilanciato il mulino al nipote Diego che ha dato vita a un prodotto unico in Italia: il Moonshine, giovane distillato con una stretta parentela con il whisky.
La storia del Mulino di Sassello comincia nel 1830, quando le sue macine a pietra, alimentate dalle acque del rio Sbruggia, cominciano a trasformare i cereali locali in farina. Oggi i cerali sono diventati quelli da filiera corta (anzi cortissima, visto che i campi si incontrano salendo a Sassello), da terreni di proprietà. La produzione è orientata a sostenere la richiesta di una ristorazione di alto livello e dei clienti storici che salgono fin qui per averla. Oggi però c'è un terzo canale che rappresenta il futuro dell'attività: la distillazione.
Il processo prende avvio proprio dalla coltivazione del mais nei campi di famiglia. Questo, non maltato per preservarne le caratteristiche organolettiche, viene macinato a pietra e mescolato con l'acqua locale, dando vita a un mosto che viene fatto fermentare utilizzando lieviti allevati con una ricetta segreta. La doppia distillazione in alambicchi di rame conferisce al distillato la sua morbidezza e raffinatezza, mentre l'imbottigliamento manuale nelle iconiche bottiglie costolate è un omaggio alle bottiglie della nonna dove un tempo si metteva l'acqua Vichy.
La gamma di Moonshine "Il Signor Camillo" comprende diverse referenze, ognuna con una propria personalità: dal Classico, non invecchiato e non affinato, al Cuore di Legno, affinato in tank d'acciaio con chips di rovere, fino all'ultimo nato - il Chinotto e Miele - che unisce al mais le note aromatiche del chinotto di Savona e del miele di Sassello e che, proprio per questo connubio di materie prime, rappresenta un vero e proprio "distillato" di questa porzione di Appennino.
Il Mulino di Sassello però non è solo produzione, ma è anche e soprattutto un luogo da vivere, fatto di accoglienza e condivisione. Negli spazi ristrutturati degli ex magazzini del mulino, oggi "Beigua Docks by Il Mulino di Sassello", è possibile degustare i prodotti della macinazione e della distilleria, insieme a specialità del territorio (assaggiate le fantastiche formaggette di capra!) in un ambiente di stile post industriale. In tavola arrivano le ricette più conosciute dell'areale (dal brandacujun ai ravioli al tocco) per arrivare agli hamburger che hanno come elemento principale il pane ottenuto dalle farine macinate in loco.
Un luogo in continua evoluzione, contemporaneo, capace di aggregare il turismo in uno dei borghi più belli d'Italia.
Via G. Badano, 31
Sassello (SV)
Tel. 389 5023704