Questo ristorante è ambientato in una villa storica risalente alla metà dell'Ottocento, circondata da un magnifico giardino che ospita il dehors estivo, che viene riscaldato nella stagione fredda. L'interno è davvero bello ed elegante, con sale ornate da preziosi affreschi e decori.
La sera della nostra sosta l'entrée è stata un crostino morbido con uovo di quaglia e un assaggio di dadini di barbabietola con fonduta.
All'antipasto abbiamo optato per l'
ovetto cotto al vapore a bassa temperatura con fonduta di Raschera e dadolata di asparagi (imperdibile, presentato nel padellino di rame)
e per la
rosa di salmone marinato agli agrumi con frutta di stagione (€ 14), anche questo ben presentato e realizzato con un salmone di ottima qualità.
Ma c'erano anche il vitello tonnato, la battuta al coltello con scaglie di Castelmagno (13), il tortino di zucchine con vellutata ai piselli (€ 13) e, fuori carta, la cipolla con cuore di merluzzo e patate.
A seguire, molto equilibrato il
risotto mantecato al burro con aglio nero, con crema al Castelmagno e marmellata ai frutti di bosco (€ 16)
e ottimi i
ravioli ai tre arrosti glassati al fondo bruno (€ 16), di perfetta cottura.
In carta la proposta comprendeva i paccheri di Gragnano con burrata e gamberi (€ 17), i tajarin ai 40 rossi al burro con ragù bianco di salsiccia e porri di Cervere (€ 16) e gli gnocchetti di patate con crema di Plaisentif (€ 16).
Ai secondi abbiamo fatto festa con le
cotolette di agnello neozelandese grigliate e glassate in padella con contorno (€ 19)
e con la
coscia di faraona con glassatura al miele e verdure (€ 18), entrambi di ottima cottura.
Il menu annoverava pure il foie gras scottato con tartare di gambero rosso di Mazara e composta di mirtilli, le lumache di Cherasco in umido al pomodoro con funghi e crostone di pane, la T-Bone di bovino grigliato con contorno e, infine una proposta di pesce: il filetto di ombrina scottata in padella e tentacolo di polpo alla piastra con crema di patate (€ 21).
In chiusura un intrigante e delicato
gelato mantecato alla Robiola con agrumi (€ 8), dalla una particolare consistenza al palato;
poi bonet,
tiramisù, tortino al cioccolato caldo con gelato.
Ad accompagnare le portate un Erbaluce di Caluso delle Cantine Crosio, scelto all'interno di una carta ampia e competente che spazia dai vini locali a quelli di tutta Italia e anche esteri.
Un plus? A Villa Salina fanno anche un'ottima pizza, che viene servita in uno spazio apposito.
Un luogo dove tornare volentieri.
Villa Salina
via Santuario, 25
Moretta (Cn)
tel. 0172 911272 - 338 3994645
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