Natale in tavola, brindisi al latte e l'alchimista dei formaggi

18.12.2018

Natale è in tavola, ma non facciamoci del male. Su Repubblica Salute un decalogo per alleggerirsi durante le feste e godersi pranzi e cene senza sentirsi in colpa. Perché non ingrassare è possibile; prima di tutto sapendo quante calorie consumiamo per bruciarle subito dopo. Ma non solo. @ E sul tema interviene anche il nutrizionista Nicola Sorrentino, che su La Verità spiega come non arrivare alla frutta all’atteso (e temuto) pranzo di Natale. “L’importante è cerca di giocare d’astuzia quando si può. Come nel caso di frutta secca, disidratata o candita”. Quale è meglio preferire? “La frutta secca è sicuramente la più buona. Non tanto per il gusto, ma anche per gli effetti che ha sul nostro organismo. Molti studi scientifici hanno confermato che consumarne piccole quantità ogni giorno abbia numerosi benefici”. @ Dalla frutta secca al latte, protagonista dei nostri brindisi non solo natalizi, ma quotidiani. Demonizzato da molti, se assunto nelle giuste quantità è in realtà un alimento in alcuni casi necessario e sempre prezioso. Su TuttoSalute de La Stampa Fabio Di Todaro scagiona il latte da ogni accusa riprendendo i dati di una ricerca pubblicata su The Lancet, secondo cui l’”oro bianco” e i suoi derivati non recherebbero alcun disagio al nostro organismo, purché si rispetti l’indicazione di non superare le tre porzioni giornaliere consigliate. @ Arciere, fotografo, cronista alla Parigi-Dakar e anche mastro birraio. Un profilo multitasking che risponde al nome di Marco Bernini, personaggio estroso ed eccentrico già conosciuto anche a noi del Golosario, che ora nella sua cascina di Pozzol Groppo (Pavia) produce formaggi con le muffe delle grotte. La sua storia raccontata da Eleonora Lanzetti sul Corriere della Serra.

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