Oggi su Avvenire Paolo Massobrio racconta di un suo recente viaggio in Sardegna, dove è stato accolto, appena sceso dall’aereo, dai profumi di rosmarino, lentischio e mirto, che sono identificativi di quella terra magica. Gli stessi profumi si ritrovano nei vini e, visitando le cantine, ha scoperto come lì si concretizza la colleganza: non c’è concorrenza o conflittualità tra i produttori, ognuno ha le sue caratteristiche e differenze e, tutti insieme, costituiscono un valore.
Per questo – nota Massobrio – in Sardegna il vino sembra la metafora di come dovrebbe andare il mondo. Anche in politica ci vorrebbe una legge sulla colleganza per combattere l’indifferenza e la litigiosità.
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