Posso dire di averle assaggiate tutte le creme di nocciola in questi 35 anni di lavoro. Ho fatto degustazioni comparate, alla cieca, dove dentro c’era sempre la Nutella, che non vinceva, ma neppure arrivava ultima; ho scoperto nuovi produttori che poi hanno avuto la ribalta di Golosaria dove il prodotto si è fatto conoscere; ho avuto la sensazione, in questo anno, che del cioccolato avevo bisogno. Detto questo, capirete che le mie aspettative sono sempre alte, per cui quando l’altro giorno ho assaggiato le due creme di Silvia ho avuto un sussulto di gioia, perché la concentrazione del prodotto era ancora più profonda.
La golosa crema di nocciole di Silvia MartiniOra, anche se le
origini dei noccioleti in Langa risalgono alla
fine del XXIX secolo, è intorno al 1930 che si diffonde la coltivazione del nocciolo grazie all’appassionata attività del
Prof. Emanuele Ferraris, agronomo di Garessio (Cn). Fu lui, all’epoca, a dimostrare come l’albero del nocciolo fosse più resistente e duraturo della vite. Più recenti, invece, gli studi che dimostrano le proprietà di questi frutti, legati a un contenuto significativo di aminoacidi essenziali e di vitamina E. Inoltre, il frutto, presenta il più alto rapporto monoinsaturi/polinsaturi rispetto alle altre specie di frutta secca. L’ultimo passaggio storico segna il
riconoscimento ufficiale della Nocciola Piemonte Igp, che si caratterizza per la resa elevata alla sgusciatura, il gusto e l’aroma eccellenti dopo tostatura, l’elevata pelabilità naturale, il sapore fine e persistente, e la buona conservabilità grazie a un basso contenuto di grassi.
Le Nocciole Piemonte IgpDi tutti questi fattori ha fatto tesoro un’
azienda agricola di Monchiero, nel sud-ovest delle Langhe, dove la vite ancora dà ottimi nebbioli da Barolo, che sette anni fa, ha messo a dimora nel paesaggio collinare posto alla confluenza del torrente Rea col fiume Tanaro, 25 “giornate piemontesi” - antica unità di misura che corrisponde a 3.810 m² - di piante di Nocciola Piemonte Igp.
Dopo la raccolta cadenzata a inizio autunno,
Silvia Martini trasforma la materia prima in autentiche golosità. A partire dalle
creme di nocciola: c’è la
Black contenente il 55% di “Nocciola Piemonte Igp” delle Langhe, zucchero di canna dell’isola Réunion, cacao e vaniglia Bourbon, che è superba per chi è più esperto appassionato al mondo del cacao. Diciamo che è una crema da meditazione, da posizionare alla sera dopo cena.
Da colazione invece la
Gianduja, davvero buona, interessante, superiore a tante altre assaggiate prima. C’è poi la
White senza cacao, ideale nella preparazione dei dolci o da spalmare semplicemente sul pane. Tutte superlative.
La crema di Nocciole GiandujaSpazio anche alle
dragées di nocciole: ci sono quelle fondenti realizzate ricoprendo le nocciole tostate con pregiato cioccolato monorigine Uganda, e quelle ricoperte di cioccolato bianco. Da assaggiare, poi, nel segno della tradizione, la
torta di nocciola a base di farina di nocciola, zucchero e uova, e i golosi
Baci di Dama senza farina.
La torta di noccioleI Baci di dama senza farinaMa saranno da gustare quelle “crude” in guscio in confezioni da 500 g, e la gamma dei
semilavorati, da utilizzare come decorazione in pasticceria o per la realizzazione di squisite torte. Ci saranno così le nocciole tostate 100%, la
Granella e il
Granellone di nocciole tostate 100%, e anche la pasta e la farina di nocciole. Davvero una teoria di prodotti che esaltano le caratteristiche di questi preziosi frutti.
Per togliervi la voglia, date un’occhiata anche al loro
shop-online, oppure fate una visita all’
Agripasticceria, che ci piacerebbe vedere materializzata, quest’anno, a Golosaria.
Noccioleria Martini Silvia - Agripasticceria
Monchiero (Cn)
loc. Borgonuovo, B 4
tel. 351 5161543
www.noccioleriamartini.it
info@noccioleriamartini.it