La notizia

02.02.2016

Una carica di pony express debutta a Torino per consegnare a domicilio non solo sushi, ma anche polpette, agnolotti e tajarin. E’ l’idea alla base di Foodora, la start up tedesca che dopo essere sbarcata a Milano lo scorso settembre, si prepara a riscuotere successi anche in Piemonte. Il funzionamento è semplice: basta scaricare l’applicazione sul proprio smartphone, scegliere ciò che si desidera tra i locali selezionati e aspettare…il fattorino. (La Stampa) @ Take away addio, a Milano arriva il pasto “Ready to eat”. A lanciarlo nei prossimi mesi sarà Peck, il locale-icona della gastronomia italiana, che nel negozio di via Spadari permetterà ai clienti di scegliere i cibi a crudo per vederli cucinare in diretta. “Vogliamo raccontare una nuova concezione della gastronomia - commenta l’Ad Giuseppe Furlan - “Se fino ad oggi da Peck si comprava un menu già cucinato, domani vogliamo che il cliente ordini ciò che preferisce, che noi prepareremo mentre si gusta un aperitivo o rientra in ufficio”. (Italia Oggi) @ + 40% tra il 2013 e il 2014 e un incremento nei ricavi anche per il 2015. Sono i dati diffusi dalla Banca Mondiale relativi al mercato del cacao, che nell’ultimo triennio ha registrato numeri monstre con un trend positivo in continua crescita. Un settore di successo ben rappresentato dalla Icam, l’azienda dolciaria di Lecco che ha chiuso il 2015 con un fatturato di 135milioni di euro e una crescita del 10% rispetto al 2014, dovuta per metà all’export. “Produciamo 20mila tonnellate di cioccolato all’anno - spiega il presidente Plinio Agostoni - Ma abbiamo un potenziale di 30mila tonnellate”. Intanto l’azienda, che alla fiera dolciaria di Colonia ha presentato un cioccolatino all’olio d’oliva che sostituisce quello di palma, si prepara a spegnere 70 candeline con nuovi investimenti e il potenziamento degli impianti. (QN) @ Momento positivo non solo per il cioccolato ma anche per il caffè, con l’italiana Lavazza sempre più vicina alla chiusura dell’acquisizione del marchio francese Carte Noire. Un’operazione del valore di 740milioni di euro che renderà l’azienda made in Italy leader sul mercato francese del caffè, secondo in Europa e quarto a livello globale. Oltre ai prodotti, il gruppo piemontese potrebbe acquisire anche una fabbrica nel sud della Francia. Secondo alcune fonti vicine all’operazione, tra i finanziatori ci sarebbero anche UniCredit, Bnp Paribas e Intesa SanPaolo. (La Stampa) 

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