La spesa? Ora si può fare con un click. E’ l’ultima sfida Amazon, il colosso dell’ e-commerce che ieri ha lanciato la consegna a domicilio di frutta e verdura nel comune di Milano e in altre 34 aree dell’hinterland. Si tratta di un aggiornamento rispetto al servizio “Prime Now” presentato a novembre, che prevede 30 tipologie di prodotti freschi, acquistabili tramite un’app e provenienti da fornitori lombardi. Ma quali sono i punti di forza rispetto ad altri servizi già presenti sul mercato? Secondo gli esperti: consegna al pianerottolo di casa o in ufficio, possibilità di scegliere la fascia oraria e velocità. (Corriere della Sera e Italia Oggi) @ Novità in casa Odilla. Il marchio torinese del cioccolato legato al nome del maître chocolatier Gabriele Maiolani si espande e mette su casa, o meglio negozio, in quel di Milano, dove già aveva esordito con le sue partecipazioni a Golosaria. “E’ il flagship store del brand con cui vogliamo farci conoscere a un pubblico più vasto” ha commentato il direttore commerciale. Il monomarca, con sede in corso Garibaldi 38, unisce le tecniche francesi alla tradizione italiana e propone oltre 100 varietà di praline e cioccolatini tra cui spicca il mitico Godò, con nocciole, zucchero e cacao. (Italia Oggi) @ Dal cioccolato al futuro del pianeta, con il Milan Center for Food Law and Policy, presentato due anni fa in occasione di Expo, che rimette al centro le tematiche dell’Esposizione e rilancia Milano come capitale dell’alimentazione. Lo ha fatto ieri, riunendo i principali rappresentanti del mondo politico, accademico e di organismi internazionali, per presentare oltre cinquanta convenzioni volte a studiare la biodiversità, contrastare la fragilità alimentare degli anziani, utilizzare i droni nel controllo delle colture, sviluppare serre ecosostenibili e arginare il problema degli sprechi. (Corriere della Sera e Avvenire). @ Tempi duri per il made in Italy. Al centro dell’attenzione questa volta è la Nutella, la celeberrima crema spalmabile prodotta ad Alba che in Belgio è stata beffata da una concorrente d’Oltralpe, del tutto simile nel packaging, ma sul mercato con nome diverso (Choco n.d.r) e assolutamente senza cacao. Ma oltre il danno ecco la beffa; il tribunale belga cui la Ferrero si era rivolta chiedendo una penalizzazione per l’azienda concorrente Delhaize ha risposto picche, sostenendo che: “Delhaize non insinua che il cioccolato sia un ingrediente dell’alimento”. (E allora Choco cosa significa?) (ilGiornale) @ “Chi ha voglia di un cooking show dove protagonista è sempre il concorrente aspirante chef, ma con meno foga (rispetto a Masterchef ndr) può ora guardare il Pranzo della domenica”. A scriverlo è Gemma Gaetani, che su Libero difende il talent culinario di Canale 5 con Gualtiero Marchesi, dove il Maestro della cucina italiana ha posto le basi per una televisione “anti Masterchef”. Ma non senza problemi.