Notizia del Giorno

24.03.2016

Questa è l’ultima Notizia della settimana. Ci ritroviamo martedì 29 marzo e auguriamo a tutti voi buona Pasqua.

“La simbologia dell’uovo pasquale affonda le radici nella tradizione pagana, dove l’uovo era l’origine di ogni cosa (…) Il Cristianesimo ha inglobato alcuni riti pagani e così l’uovo è diventato simbolo della resurrezione di Cristo: e il suo guscio è la tomba dalla quale Cristo uscì vivo”. Lo scrive Paolo Massobrio, che su La Stampa compie un viaggio nelle radici e tra le ricette di questo simbolo. E dice: “Sulle tavole pasquali è uso consumare le uova in molte ricette: ripiene, sode, decorate in tanti modi. Ma per ottenere un buon risultato bisogna procurarsi uova di qualità”. @ Ma dell’uovo parla anche Fiammetta Fadda, che su Panorama celebra il “re della tavola” con un percorso attraverso piatti, ricette e curiosità che lo vedono protagonista; James Bond a colazione le voleva alla coque (e di gallina Marans), cotte 3 minuti e 20 secondi, ma per la Cucina Italiana la cottura perfetta sta tra i 45 secondi e i 2 minuti. “L’uovo è un alimento simbolico e primordiale, ma anche trasformista. E capace di mettere d’accordo nutrizionisti e buongustai”; dalle uova delle galline di Paolo Parisi a quelle della tipica colazione all’inglese, dall’uovo usato per il “ramen” giapponese al tuorlo shackerato con brandy, porto e angostura per il drink miracoloso anti sbornia. @ I funghi commestibili costituiscono l’ingrediente base di molti piatti della cucina italiana. Ma perché alcuni di loro sono commestibili ed altri possono uccidere? Le varie specie di funghi contengono tipi di tossine diversi tra di loro. Alcuni (del genere amanita) presentano sostanze citotossiche che mandano in necrosi le cellule del fegato e dei reni provocando la morte, altri invece presentano le fallotossine, che causano vomito, diarrea e crampi pur non essendo letali, e altri ancora contengono sostanze che alterano la trasmissione degli impulsi nervosi determinando allucinazioni. (QN) @ Si chiama Rinascimenti Sociali e a Torino ospita 16 aziende appena nate che vogliono valorizzare il patrimonio culturale facendo bene all’ambiente e rendendo più sano lo stile di vita degli italiani. In pratica, ogni sei mesi Rinascimenti Sociali chiede a inventori di tutta Italia di proporre idee innovative, poi premia le migliori e dà loro uno spazio fisico in cui sviluppare il business fino all’ingresso sul mercato. Tra le StartUp interessate: GoBimbo, l’app che propone ai genitori attività da fare con i propri figli; Henable, che punta a favorire il reinserimento lavorativo dei disabili grazie alle tecnologie digitali; Hucare, che aiuta i malati a seguire la terapia medica prescritta e fa condividere un armadietto virtuale dei farmaci con il proprio medico curante e Miotrip, la piattaforma web e mobile che aiuta i turisti a organizzare da soli il proprio viaggio grazie ai suggerimenti di chi vive sul posto. (La Repubblica) @ Ma a Torino avranno di che sorridere anche gli amanti della canapa. La catena di negozi take away Amsrerdam Chips da domani aggiungerà alle 14 salse già in commercio un nuovo intingolo al sapore di…cannabis. “Abbiamo voluto osare - ha spiegato il titolare del negozio Francesco Ferrara - Crediamo che la salsa piacerà molto al nostro pubblico più affezionato”. (La Stampa) @ E in tema di condimenti, è in arrivo un altro attacco dell’UE all’extravergine italiano. La notizia è di Coldiretti, che ieri ha annunciato che Bruxelles vorrebbe togliere la data di scadenza dall’olio d’oliva aprendo a pericolosci scenari: così infatti sarebbe più facile mettere in commercio l’olio vecchio , magari rinfrescato con quello tunisino, mettendo in serie difficoltà i piccoli produttori a favore delle grandi multinazionali. Ma in questa situazione di crisi c’è chi non perde occasione per valorizzare il vero extravergine. E’ il caso di Cosimo Damiano Guarini, l’ agronomo pugliese che ha scritto “Lovolio”, un’ode all’olio d’oliva e un invito al ripristino delle tradizioni contadine, e promotore del progetto Lovolio Puglia, che attraverso il sito www.lovolio.it mette anche  disposizione  consulenze per valorizzare l’olio d’oliva. (Libero) 

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