La notizia

11.05.2016

“Giornalista-giornalaio” grazie alla sua Edicola Fiore. E’ Rosario Fiorello il vincitore del premio “è Giornalismo”, il riconoscimento che ieri è stato assegnato allo showman dalla giuria presieduta dalla famiglia Aneri davanti a una platea che ha unito i personaggi dello spettacolo e i più importanti esponenti del mondo del giornalismo, tra cui anche il nostro Marco Gatti. (QN) @ Caccia aperta al “pesce finto”, uno dei cibi più serviti sulle tavole dello Stivale e non solo. Secondo un recente studio Universitario commissionato dall’Ong Oceana, nei ristoranti di Bruxelles quasi un piatto di pesce su tre è taroccato, e lo stesso vale per le famiglie. Ma quali sono i pesci più falsificati? Su tutti vince il tonno, specialmente nelle versioni sushi e sashimi, seguito da merluzzi e branzini. E l’Europarlamento lancia l’allarme: “Bisogna tracciare i prodotti. Ogni Governo deve istituire sistemi di controllo che traccino il prodotto dalla paranza alla nostra bocca”. (La Stampa) @ Intanto è ancora bufera sull’olio di palma, a seguito delle rilevazioni dell’Efsa (Agenzia europea per la sicurezza alimentare) secondo cui alcune sostanze che si formano durante la raffinazione dell’olio di palma ad alta temperatura sono dannose per la salute. Una situazione che ha spinto la grande distribuzione a prendere provvedimenti, con Coop, Esselunga, Carrefour e Pam che stanno togliendo dagli scaffali tutti i prodotti contenenti questo alimento. I produttori? Invitano ad evitare allarmismi ingiustificati, ma promettono: “Ci impegneremo fin da ora a fare tutte le scelte necessarie per la massima tutela della salute del consumatore”. Parola del direttore di Aidepi (associazione italiana industriali della pasta e del dolce italiani) Mario Piccialuti. (Italia Oggi e La Stampa) @ Rivoluzione del cibo biologico. Un mercato in continua crescita di cui l’Italia è leader, con l’11% dei terreni coltivati secondo i dettami del biologico e un esercito di coltivatori che negli ultimi 20 anni è passato da 10mila a 55mila unità. L’italia “green” supera anche la Francia, ferma a 40mila produttori bio, e la Spagna, che ne conta 35mila, mentre le regioni più vocate sono la Sicilia, la Calabria e la Sardegna. Ma il rebus resta il prezzo, giudicato da molti ancora eccessivo. “Secondo noi il prezzo del bio non è caro - ha commentato il presidente di AssoBio Roberto Zanoni - E’ il cibo convenzionale che è poco caro. Consumare biologico è una modalità diversa di vita”. (QN) @ 50mila euro per Eataly, 8mila per Fontanafredda e 5mila per “Vino Libero”. A tanto ammonta l’ammenda comminata dall’Antitrust alle tre realtà riconducibili a Oscar Farinetti per “pratica commerciale scorretta” nella promozione e comunicazione. Secondo l’Autorità Garante, le etichette applicate ai prodotti di “Vino Libero” venduti da Eataly avrebbero potuto indurre i consumatori a credere che i vini fossero liberi dalla discussa solforosa, mentre per “Vino Libero”, s’intende libero da concimi di sintesi, erbicidi e da almeno il 40% dei solfiti rispetto al limite di legge. “Abbiamo già iniziato a modificare il materiale di comunicazione - ha commentato il Ceo di Fontanafredda Roberto Bruno - Non abbiamo mai sostenuto che i vini di “Vino Libero” fossero liberi da solforosa. E’ un progetto in cui crediamo molto, andremo avanti”. @ Tempo di shopping in Mondadori, che ha annunciato l’acquisto di Banzai media holding per 45milioni di euro. Nel perimetro dell’operazione sono rientrati anche i siti PianetaDonna, Giallo Zafferano, Mypersonaltrainer e Studenti.it, grazie a cui la casa editrice aumenterà la massa critica nei segmenti di mercato women, food e wellness. (Libero)

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