La notizia

Bacche, erbe e fiori spontanei, ma anche insetti, pesci, selvaggina, radici, muschi e alghe. Si chiama Wild Food e consiste nel mettere nel piatto tutto ciò che in natura cresce spontaneo. E’ l’invenzione dello chef australiano Bill Manson, che oggi a Verduno metterà in competizione 25 cuochi con il Wild Food Challenge. Professionisti e appassionati si lanceranno in una gara culinaria che li vedrà impegnati nella preparazione di piatti “off limits”, con una sola regola: avere come ingrediente principale uno o più prodotti selvatici. “Abbiamo una grande tradizione nell’uso di erbe spontanee - ha commentato l’organizzatrice Alessandra Buglioni di Monale - per non parlare della caccia. Rivalutare questi ingredienti significa recuperare nozioni, rispettare l’ambiente e valorizzare la biodiversità” (La Stampa) @ “Sono felice di questo riconoscimento, ancor più legato al Barolo che fra i diversi è forse quello meno conosciuto. Ma il mio impegno è sempre stato quello di far conoscere l’ampiezza del patrimonio enogastronomico italiano in tutte le sue sfumature. In quanto all’invecchiamento, è ancora presto per pensarci: per me e per il 2012 Mantoetto”. Così Paolo Massobrio al quale ieri, al Municipio di Cherasco, è stata dedicata l’annata 2012 del Barolo Mantoetto. Un’iniziativa promossa dall’ amministrazione comunale e volta a valorizzare questo vino storico, dedicandone ogni annata a un personaggio attivo nella promozione del patrimonio enogastronomico del territorio. @ Come ha inciso la rivoluzione alimentare sulle tavole degli italiani? Se l’è chiesto Coldiretti, che ha fatto i conti sui consumi degli italiani sulla base dei dati del 2015, evidenziando un cambiamento radicale negli schemi alimentari. A fronte di un andamento stabile degli acquisti alimentari (+ 0,4%), gli acquisti al dettaglio hanno segnato una crescita evidente per la frutta (+5%), la verdura fresca (+3%) e il riso (+5%), mentre sono crollati gli acquisti di carne (-6%) e uova (-4%). Stabili invece quelli della pasta (+1%), mentre tra le situazioni più eclatanti compaiono quella dell’olio d’oliva, il cui consumo è cresciuto del +19%, e dei legumi inscatolati (+11-15%), mentre a crollare sono stati i consumi di carne di maiale (-9%). Le motivazioni alla base di queste scelte? Diete e tendenze salutistiche in costante aumento, ma anche necessità di risparmio legata al bisogno di mangiare pratico, senza perdere tempo. (Avvenire) @ 26 banchi di grossisti e affari per 200mila euro ogni giorno. E’ la carta d’identità del Mercato Ittico di Milano, visitato eccezionalmente da Roberta Schira, che sul Corriere della Sera riporta la sua esperienza tra i banchi dei grossisti e scrive: “Il pesce migliore d’Italia è in via Lombroso, e non è una leggenda: ma per averlo devi conquistarti la fiducia di chi lo vende (…) A comandare qui sono i grossisti, che danno il pesce ai migliori ristoranti. E a chi è un buon pagatore”.