Mollare tutto per tornare alla campagna. E’ quanto succede nel Bel Paese, dove sempre più italiani (e sempre più giovani) scelgono di abbandonare la frenesia della città per coltivare la terra o gestire un agriturismo. La conferma arriva da Coldiretti, secondo cui le imprese agricole in tutta Italia sono 750mila, di cui 70mila guidate da under 35 (+35% solo nell’ultimo anno). Ma non sempre la vita da agricoltori si rivela la scelta più facile, un po’ per il crollo dei prezzi all’ingrosso e un po’ per gli inconvenienti legati al clima. Come ovviare al problema? Occorre scegliere una via innovativa. “I settori che crescono di più sono quelli legati al vino - spiega Domenico Mastrogiovanni di Cia - I piccoli agricoltori dovrebbero diventare non solo coltivatori e allevatori, ma produttori. Una trasformazione possibile, con internet che consente di vendere direttamente al dettaglio, saltano le grandi catene di distribuzione”. (Il Venerdì di Repubblica) @ Via libera all’abbattimento di ulivi anche non infettati dalla Xylella. E’ la decisione presa dalla Corte dell’Unione Europea, che ha stabilito che Bruxelles possa obbligare tutti gli Stati membri a rimuovere le piante potenzialmente infettate dal morbo, comprese quelle sane ma piantate “In prossimità delle piante già infettate” ovvero a una distanza di 100 metri. Una misura che secondo la corte “E’ proporzionata all’obiettivo di protezione fitosanitaria”, ma che ha già scatenato l’ira degli agricoltori, per cui - tra le altre cose - non è previsto alcun tipo di indennizzo. “Misure drastiche che rischiano di produrre conseguenze inimmaginabili per il nostro paesaggio e la nostra economia” è stato il commento del governatore pugliese Michele Emiliano. (La Stampa e Avvenire)