La notizia

29.07.2016

Buone notizie sul tema Xylella. La Procura di Lecce, ritenendo nullo il rischio di contagio da parte degli ulivi considerati infetti, con un decreto di restituzione ha disposto il dissequestro di 2.233 ulivi precedentemente interessati da ordini di abbattimento. (La Stampa) @ “Trecentomila posti di lavoro messi a rischio dalle speculazioni sui prezzi dei cereali con le quotazioni del grano crollate sotto il livello dei costi di produzione al punto che le aziende non hanno più convenienza a seminare”. Con questa nota Coldiretti lancia l’allarme e scende in piazza con migliaia di agricoltori in occasione della Giornata in difesa del grano italiano. “C’è il rischio concreto di alimentare un circolo vizioso - denuncia il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo - che se adesso provoca la delocalizzazione degli acquisti del grano, domani toccherà gli impianti industriali di produzione della pasta, con la perdita di un sistema produttivo che genera ricchezza, occupazione e salvaguardia ambientale. La qualità del grano italiano non è in discussione, ma serve più trasparenza sul mercato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano, estendendo i controlli al 100% degli arrivi da Paesi extracomunitari e fermando le importazioni selvagge a dazio zero”. (Fonte: Coldiretti) @ Brescia, Arese, Milano e poi Assago. Sono alcune delle location in cui la multinazionale americana di fast food KFC (Kentucky Fried Chicken) ha già aperto - o è in procinto di farlo - nuovi punti vendita, secondo un piano di espansione che, partendo dalla Lombardia, punterà al resto dell’Italia con l’obiettivo di aprire 100 ristoranti entro il 2020. “Puntiamo su imprenditori che vogliano aprire dai 10 ai 20 ristoranti a testa - precisa l’ad di KFC Italia Corrado Cagnola - Per ciascun punto vendita ci attendiamo un fatturato nel primo anno di circa due milioni di euro”. (QN) @ Cenare in costume adamitico in un ristorante affollato di estranei completamente nudi e pentirsi amaramente di aver accettato l’invito decidendo di mettersi a dieta. Non l’ambientazione di un film osé, ma lo scenario immaginato da Laura Laurenzi, che sul Venerdì di Repubblica scrive del ristorante di Cerro Maggiore (Milano) recentemente finito nell’occhio del ciclone per il suo orientamento nudista. “Stavamo perdendo clienti - spiega il titolare - e le possibilità erano due: o chiudere, o trasformare il ristorante in un locale di nicchia”. Un esperimento che la Trattoria L’Italo-Americano ha fatto partire nel mese di luglio con un’idea molto semplice: dedicare la serata del venerdì ai naturisti. E bandire del tutto l’uso dei cellulari. (La cucina, ovviamente non c'entra. Cannavacciulo fatti avanti!)

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