La notizia

19.09.2016

Sono pronto ad emigrare in Piemonte. A Castelbuono è tutto bloccato, non so più dove mettere i panettoni”. Parola di Nicola Fiasconaro, il noto produttore di panettoni (e altre delizie dolciarie) di Castelbuono (Palermo), che dopo essersi battuto per ingrandire il suo stabilimento nella terra d’origine, stanco dei ritardi della burocrazia si è detto pronto a trasferirsi in Piemonte, a Velasca (Cuneo), dove è già pronta un’area artigianale recentemente recuperata. Un appello di cui Paolo Massobrio si fece portavoce già quest'estate, con un articolo pubblicato su Avvenire: “L’Italia è nana, ma più che l’Italia è la Sicilia, che a quanto pare non decide e mortifica la crescita delle sue aziende”. (Da Cronachedigusto.it e Avvenire) @ Ma una dichiarazione di Paolo Massobrio viene ripresa anche su Il Giorno, a corollario dell’articolo sulle trattorie fuori porta di Milano: “Come ama ripetere Massobrio - scrive - questi ristoranti sono la prova della vitalità dell’agricoltura milanese e del ricambio generazionale che sta garantendo continuità e rispetto alla cucina popolare”. @ Paese che vai, falso cibo italiano che trovi. Antonio Scuteri su Repubblica passa al setaccio le ricette italiane “profanate” all’estero. Dagli spaghetti con le polpette, in Italia praticamente sconosciuti, alla pizza all’ananas, dalla carbonara con formaggio Cheddar all’italian dressing, un condimento con olio di soia, paprika, sciroppo e peperoncini che nel Bel Paese nessuno userebbe. (La Repubblica) @ Anche la grappa come vessillo del “made in Italy”. Il Ministero dell’Agricoltura vara nuove regole a tutela dei distillati italiani, vietando di invecchiarli e imbottigliarli all’estero. Un provvedimento che rende felici i produttori, in campo da anni per un mercato più trasparente. “E’ stato un percorso lungo e complesso - ha commentato il presidente del Comitato nazionale Acquaviti di Assodistil Cesare Mazzetti - Alle resistenze di Bruxelles al divieto di imbottigliamento fuori dalla zona di origine abbiamo risposto con una soluzione condivisa con il Mipaaf: la Grappa potrà essere imbottigliata fuori dalla zona di produzione solo se spedita all’estero come prodotto finito”. (Affari&Finanza) @ Continua a far discutere l’operazione Bayer-Monsanto. Dopo l’acquisizione della multinazionale delle biotecnologie agrarie da parte del colosso della farmaceutica, l’agricoltura mondiale si avvia sempre più verso l’oligopolio, con il 63% del mercato controllato in tutto da tre “colossi dei semi”, ovvero la società Dow Dupont, ChemChina - Sygenta e, appunto, Bayer-Monsanto. Un risiko che, secondo i guru della finanza, porterà presto all’integrazione con i produttori di macchinari, mentre per ColdirettiSarà pericoloso per contadini e consumatori”. (La Repubblica) @ La Francia dice addio alla plastica. Il Parlamento francese dà il via libera alla legge che dal 2020 vieterà la produzione delle stoviglie di plastica, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e limitare l’inquinamento ambientale. Un provvedimento che segue di qualche mese quello imposto anche sui sacchetti di plastica. Ma che ha fatto sbottare i produttori: “La nuova legge non risolverà il problema dell’inquinamento ambientale”. (Repubblica)

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