La notizia

29.09.2016

Olio di oliva ai minimi storici: la produzione italiana crolla del -38% per un totale di appena 298 milioni di chili. E’ quanto emerso dai dati Ismea/Unaprol presentati alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Mandela Forum di Firenze in Toscana. Un andamento che - sottolinea la Coldiretti - si riflette sulla produzione a livello mondiale dove si prevede una carestia dei raccolti per effetto del crollo della produzione anche in Grecia con circa 240 milioni di chili (-20%) ed in Tunisia dove non si supereranno i 110 milioni di chili (-21%). In rialzo Spagna e Turchia. @ E problemi per l’olio anche al ristorante, dove sarebbero fuorilegge 3 contenitori su 4 (76%) che non rispettano l’obbligo del tappo antirabbocco entrato in vigore quasi 2 anni fa. Secondo l’indagine on line condotta dal sito www.coldiretti.it, nel 33% dei casi sulla tavola al ristorante c’è un'oliera senza alcuna indicazione sul contenuto, nel 43% delle volte una bottiglia di olio con etichetta, ma con tappo che permette il rabbocco e solo nel 24% dei casi viene servita una bottiglia di olio con etichetta e tappo antirabbocco a norma di legge. (Fonte: Coldiretti) @ Novità in arrivo nel campo dell’agricoltura; spetterà alla Conferenza Stato Regioni decidere se utilizzare o meno il biotech nei singoli Territori. Dopo l’ approvazione del parere sullo schema di decreto legislativo sulla coltivazione di Ogm, in Commissione Agricoltura della Camera oggi arriva lo stop a eventuali iniziative nelle singoli Regioni da parte di agricoltori pro o contro le biotecnologie. (La Stampa) @ Ma in tema di Territori, dalla Camera dei Deputati arriva anche un’altra buona notizia, ovvero l’approvazione all’unanimità del disegno di legge per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni e dei territori montani e rurali. Un’opportunità per il Paese che fa esultare anche Coldiretti, che attraverso una nota stampa ha fatto sapere: “Questa approvazione è una svolta per tutelare e valorizzare un patrimonio naturale e culturale senza eguali. Nei piccoli comuni vivono 10,3 milioni di italiani, con oltre 300mila imprese agricole impegnate per assicurare la salvaguardia delle colture tradizionali e il mantenimento delle tipicità alimentari. (…) 3 piccoli comuni su 4 sono il territorio di riferimento per gli allevamenti destinati alla produzione di salumi o formaggi Dop, mentre nel 60% dei casi si trovano gli uliveti da cui si ottengono i pregiati ilii italiani a denominazione di origine”. Risultati che, secondo il presidente Roberto Moncalvo: “Devono essere sostenuti con un modello di sviluppo che recuperi in queste aree i troppi ritardi infrastrutturali e nei servizi offerti, con interventi in grado di valorizzare una straordinaria risorsa che può diventare la forza sociale ed economica di una nuova fase di sviluppo”. @ Continua a far discutere la “guerra del panino”. In riferimento alle polemiche suscitate dal rifiuto di alcune scuole di far portare agli studenti il pranzo da casa, Su Libero di oggi Gianluigi Paragone affronta il tema con un’analisi delle motivazioni che hanno spinto Scuole e Comuni verso questa decisione, prettamente di tipo igienico-sanitario. E a loro discolpa aggiunge: “E’ un errore preparare ai figli il pranzo da portare in classe. Sedersi con gli altri, e mangiare le stesse cose, è educativo”.

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