La notizia

19.10.2016

Via i caporali dai campi. A circa un anno dall’inizio dell’iter legislativo, è stata approvata in via definitiva dalla Camera la legge Martina-Orlando contro il caporalato. Secondo il provvedimento, sviluppato in 12 articoli, ad essere punito per il reato non sarà solo l’intermediario che gestisce la tratta e lo sfruttamento dei lavoratori, ma anche l’impresa che ne trae beneficio. “Lo Stato risponde in maniera netta e unita contro questa piaga" ha commentato il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, mentre per il ministro della Giustizia Andrea Orlando: “E’ un grande passo per il lavoro e per la tutela dei diritti e per le persone più deboli” (La Repubblica, Italia Oggi e Avvenire) @ Boom di offerte per macellai e pescivendoli, ma nessuno si offre. A Milano sono aumentate a vista d’occhio le richieste di queste figure professionali, ma sono pochissimi i giovani disposti ad accettare. Un dato confermato anche dal direttore di Afol (Agenzia Formazione e Orientamento al Lavoro) Giuseppe Zingale, secondo cui “Molti giovani oggi non sono più disposti a sporcarsi le mani e a fare orari di lavoro duri anche nel fine settimana”. (Libero) @ Tempi bui per Mc Donald’s. Dopo la guerra giudiziaria avviata dalla catena USA contro l’amministrazione comunale di Firenze, che si era opposta all’apertura di un ristorante accanto al Duomo, la catena di fast food ha incontrato ostacoli anche a Roma, nel quartiere di Borgo Pio, accanto al Vaticano, dove i residenti si sono opposti all’insediamento di un ristorante del marchio. E mentre su Roma gli esiti della disputa sono ancora incerti, su Firenze Mc Donald’s non sembra voler lasciar perdere. “Faremo di tutto per aprire il nostro ristorante in piazza Duomo”, ha promesso l’ad di Mc Donald’s Italia Roberto Masi. (Italia Oggi) @ Una strategia contro la Xylella è possibile. Lo scrive il biologo Roberto Defez, che su La Stampa spiega come bloccando le larve di Sputacchina si possano salvare gli ulivi contagiati dalla malattia. @ Dalla Xylella all’olio di palma, stigmatizzato a maggio scorso da un rapporto dell’Efsa per la sua tossicità, contro cui l’industria alimentare ha intrapreso una vera e propria crociata che ha portato molte catene della grande distribuzione (Coop, Panorama, Carrefour, Esselunga e molte altre) ad eliminare dagli scaffali i prodotti contenenti olio di palma, sostituendoli con altri totalmente “free”. Una decisione di cui è detto “Contentissimo” anche Giampiero Maracchi dell’Accademia dei Georgofili: “Oltre all’aspetto salutare c’è quello ambientale. (..) Ma non vorrei diventasse un sistema pubblicitario per i prodotti che hanno smesso di adoperarlo”. (QN) @ Anche la mostarda, “Cenerentola delle ricette nostrane” ha bisogno di una disciplina. Su Avvenire di oggi Paolo Massobrio tira le fila del secondo Festival della Mostarda andato in scena lo scorso fine settimana e prende le difese di questo prodotto identitario lombardo: “Fa specie - scrive - che questo prodotto di lunga storia che rappresenta un’economia di industrie, ma anche di piccoli artigiani, non venga disciplinato.

X

Cookie Policy

This page uses third-party cookies to offer personalized content