La notizia

23.11.2016

Made in Italy a un punto di svolta. Oltre alla sfida per incrementare l’export e la lotta all’italian sounding, il cibo italiano fa i conti con una grande sfida “domestica”; secondo un’indagine Censis, il 71,4% degli italiani è sempre più attento al tema della sicurezza alimentare e il 40% pretende di trovare informazioni sui cibi che mette in tavola. Nulla di strano, ma una grossa parte delle informazioni reperite - specialmente sul web - genera un impatto negativo cittadini, industria e agricoltori, come accaduto nel caso dell’olio di palma. Sul Corriere della Sera ne parla Dario Di Vico: “Il problema è serio, e non può essere circoscritto a una crisi congiunturale perché la nuova centralità del cibo fa parte dell’identità moderna ed è destinata a durare, poiché coinvolge i millennials”. @ Pastori (e pecore) in piazza per difendere il pecorino romano. Si è svolta ieri nella Capitale, la manifestazione indetta da Coldiretti volta a sostenere le richieste degli allevatori: valorizzare le specificità locali anche all’estero, intervenire contro le frodi e creare una nuova Dop per il cacio romano prodotto con il 100% di latte laziale. (il Giorno) @ Fino a 700mila euro per favorire la filiera della canapa. E’ la quota di risorse che il Ministero delle Politiche Agricole destinerà al settore, secondo quanto stabilito dal ddl 2144 approvato ieri alla Commissione Agricoltura del Senato. Per la coltivazione della canapa a uso agroindustriale non saranno richieste autorizzazioni, mentre la nuova legge si applicherà alle coltivazioni delle varietà ammesse, che non rientrano nell’ambito di applicazione del Testo unico di disciplina degli stupefacenti. (Italia Oggi) @ “La fiera degli artigiani sarà l’Expo di Natale”. Antonio Intiglietta, presidente di Gestione Fiere, svela su Libero le novità de L’Artigiano in Fiera, la rassegna internazionale dedicata all’artigianato in programma dal 3 all’ 11 dicembre al polo fieristico di Rho-Pero, che quest’anno offrirà anche corsi di cucina, spettacoli culturali e nuovi collegamenti per i visitatori. E annuncia: “Ospiteremo gratuitamente gli artigiani colpiti dal terremoto. Abbiamo voluto sostenere lo sforzo che stanno facendo, per cui avremo una bellissima presenza”. @ Nuovo blitz al mercato del pesce di Porta Palazzo a Torino. A due anni dall’ultimo intervento dei vigili, il mercato torna al centro della scena per colpa dei locali fatiscenti e sporchi in cui i commercianti conservavano quintali di pesce. Nonostante lo stop imposto dalle forze dell’ordine in attesa della ristrutturazione, 5 mercatali su 9 avevano strappato i sigilli ricominciando a stoccare e lavorare il pesce nei seminterrati sotto ai loro banchi. (La Repubblica Torino) @ Guai in agguato per Mac’Anduma, il locale di Asti specializzato in cucina tipica piemontese i cui titolari, nei giorni scorsi, sono stati diffidati dalla multinazionale Mc Donald dal proseguire nell’ utilizzo del nome. “Ci sembra evidente il nostro richiamo al piemontese - hanno confidato i gestori su La Stampa - Prepariamo piatti della nonna, fritto misto e gobbi astigiani. Non facciamo nemmeno hamburger”. Peccato che il “re del fast food” non la pensi proprio allo stesso modo…(La storia si ripete. Dieci anni fa era toccato a MAC BUN (solo buono in piemontese) di Rivoli che continua ancora a chiamarsi così. 

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